La situazione è grave ma non seria.

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Non mi occupo di politica, è come dire non mi occupo della vita.

La situazione è grave ma non seria.

Che senso ha lasciare “libertà di coscienza” da parte di qualche partito sul voto referendario del 20 e 21 settembre?
Come se si trattasse di un tema etico, non immediatamente politico, sul quale è opportuno, quasi sempre, lasciare la libertà di coscienza.
Ma il referendum sul numero dei parlamentari riguarda un tema tutto politico, la quintessenza della politica, ovvero il funzionamento del parlamento.
E, a mio avviso, è uno scandalo che forze politiche non diano una chiara indicazione di voto, né in un senso né in un altro, ovvero abdichino ad un ruolo che la Costituzione gli affida in maniera quasi esclusiva.
Né può essere una attenuante il carattere fuorviante, demagogico e populista del quesito referendario.
Perché trattandosi di riforma costituzionale non c’è bisogno di quorum e quindi non è possibile, come in passato, nel caso di referendum fuorvianti e demagogici, come quello sulle trivelle, non dare indicazioni e spingere all’astensionismo.
Che comunque, in quel caso e solo in quel caso caso, per le sue implicazioni politiche, sempre una indicazione sarebbe.

La situazione è grave ma non seria.ultima modifica: 2020-08-24T17:25:08+02:00da bezzifer
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