Per il NO referendario si stanno pronunciando fior di personaggi e altri meno. A piena voce alcuni, altri tartagliando. Nel mondo a fumetti di Paperino e Topolino mai è accaduto che la casta dei topi abbia accettato, senza battersi, la riduzione della loro presenza nei depositi dei formaggi.

OK CHE IL FOGLIO SOSTENGA LA LINEA PD&M5S. MA NON ACCETTO AFFERMAZIONI COME: IL  Referendum sull’antipolitica? Ma dove? L’intolleranza verso il sì referendario nasce da visioni errate dell’Italia moderna

Voto No non già perché ritengo che la nostra Costituzione sia la più bella del mondo, ma a contrario perché vorrei che fosse seriamente riveduta e corretta in maniera profonda e organica. La vittoria del Sì al referendum metterebbe una pietra tombale su ogni ulteriore tentativo di riforma, salvo il continuo cambio, con legge ordinaria, della legge elettorale a seconda delle convenienze dei partiti al potere in prossimità delle elezioni.

Caro Ferrara, la ‘signorina’ dell’antipolitica demagogica e antidemocratica non è morta, arde vivissima sotto la cenere. La vittoria del si al referendum le darà un vigore insperato e i suoi alfieri alzeranno la cresta a danno del paese (per quanto tempo?). Il fatto che questi ultimi siano presenti su entrambi i fronti è una ulteriore conferma di quanto sia ancora forte e pericolosa. Il peso del ‘peccato originale’ in politica e nelle istituzioni Le è sicuramente noto: una cosa buona (la riduzione del pletorico numero dei parlamentari), ma nata sull’onda di una stagione biecamente antipolitica (e le maggioranze bulgare con la quale è stata approvata in Parlamento ne è conferma e non smentita) avrà effetti nefasti per il Paese perché inaugurerà una nuova stagione di grillismo imperante, in una fase nella quale il Paese dovrebbe mettercela tutta per la ricostruzione economica, ma non sulla base dell’ideologia antiliberista, statalista e assistenzialistica dei 5s.

PS: Così procedendo, in Italia, coi 945 parlamentari di oggi, si ha un rapporto di uno ogni 64.004 abitanti, più o meno in linea cogli altri grandi paesi, mentre coi 600 di domani il rapporto sarebbe di un parlamentare ogni 100.806 abitanti, facendoci conquistare ancora una volta il fanalino di coda della rappresentatività, tutto ciò senza considerare che andrebbero scorporati dal dato italiano i deputati e i senatori (oggi, rispettivamente, 12 e 6, dopo la riforma 8 e 4) che vengono eletti nei collegi esteri in rappresentanza di quasi cinque milioni di cittadini  residenti. Se oggi Einaudi potesse esprimersi nell’attuale contesto politico, troverebbe certo il modo di argomentare, come fa da tempo la Fondazione che porta il suo nome, il suo sonoro No a una riforma costituzionale che riduce la rappresentatività delle nostre istituzioni parlamentari con la risibile scusa del risparmio di un caffè l’anno per ogni italiano. NO!

Per il NO referendario si stanno pronunciando fior di personaggi e altri meno. A piena voce alcuni, altri tartagliando. Nel mondo a fumetti di Paperino e Topolino mai è accaduto che la casta dei topi abbia accettato, senza battersi, la riduzione della loro presenza nei depositi dei formaggi.ultima modifica: 2020-09-06T10:39:33+02:00da bezzifer
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