Luigi Marattin sarebbe tutto più chiaro è vero ma gli elettori non dovrebbero essere confusi, come è già successo nel 2018.E ORA Soprattutto LA CERTEZZA CHE c’è una vastissima area di persone perbene che sfuggono alla classificazione dei sondaggi più o meno aggiustati, persone che studiano, lavorano, assistono, pagano le tasse, non sgomitano per poltrone o strapuntini …e tutte cercano una rappresentanza fatta di competenza, chiarezza, coerenza, pragmatismo … nella solidarietà, stanche del teatrino. Aspettano…PER AGIRE PER DECIDERE PER ATTIVARSI PER CONTARE E FARE.PER L’ITALIA PER NOI,E NON PER LORO.
Tutti i partiti si sono rimangiati le loro promesse elettorali, e sono passate al parlamento leggi insensate! Gli estremismi e le sette al governo sono errori che pagheremo caro! Comunque. L’analisi è interessante e molto condivisibile. Ma senza una vera legge maggioritaria, temo che avremo ancora un arco costituzionale frammentato e slegato dai contenuti.
Credo che Marattin molto realisticamente mette sul tavolo in modo serio i termini di cosa deve, debba essere politica un offerta non un progrom una volta insediato potente dei suoi errori, ho compreso bene cosa sia un offerta politica e Marattin me l’hadescritta per questo io faccio parte i quella offerta che arriva PRIMA alle esigenze e risoluzioni: Italia Viva.La disanima è giusta, stiamo a guardare come avverrà la ricomposizione per dare stabilità. Le potenti lobby accetteranno i cambiamenti???
COSA DICE MARATTIN: È evidente che nel paese esiste un’offerta politica (e probabilmente pure una domanda) progressista-movimentista: M5S-Sinistra Pd-Leu-Sardine. Sarebbe utile e positivo riuscisse a cristallizzarsi in un unico partito/movimento.
È altrettanto evidente che esiste un’altra offerta politica (e probabilmente pure una domanda) riformista-liberale: riformisti Pd-Italia Viva – Azione -Più Europa e forse pure altro. E anche qui sarebbe utile un processo costituente.
È infine evidente che esiste un’offerta politica (e sicuramente una domanda) sovranista-conservatore: Fratelli d’Italia, i fuoriusciti M5S e vedremo cosa altro esattamente nell’attuale centrodestra, a seconda di come la Lega “salviniana” vivrà l’esperienza del governo Draghi.
Se scomposizione e ricomposizione del quadro politico deve essere, lo sia fino in fondo e in maniera strutturale. Non per le prossime elezioni, ma per le prossime generazioni.