Archivio mensile:febbraio 2017

La base fascista che sostiene il movimento di Grillo.

Si possono provare a giustificare molti eccessi, strane coincidenze, improbabili alleanze o “errori di inesperienza” come dice Grillo, ma se il vostro uomo o la vostra donna la incontrate più volte al giorno in atteggiamenti compromettenti e ammiccanti con persone che vi aveva assicurato di non frequentare, mettetevi l’anima in pace che avete più corna che se piovono taralli nessuno toccherebbe terra.

Stiamo parlando della deriva nazional socialista del movimento di Grillo che sempre più sale alle cronache giornaliere per aver ammiccato a gruppi di estrema destra che imperversano per il paese.
Iniziamo da oggi e andiamo a ritroso.

Facciamo da subito una domanda tanto per fugare ogni dubbio residuo.

Vi ricordate negli ultimi 3/4 anni anche un solo intervento del M5s a favore di centri sociali, gruppi di sinistra o altre associazioni che non siano di destra o estrema destra? Si o no?

Fatta questa precisazione, iniziamo a parlare di come un Sindaco che dovrebbe garantire la fruibilità dei servizi della propria città e che ha vinto le elezioni gridando “No alle Lobby, No ai poteri forti” scenda in piazza a sostenere i Tassisti Romani che, tra saluti fascisti e bandiere con croci celtiche, che hanno dichiarato uno sciopero senza preavviso mettendo in ginocchio la città e sono così “potenti” tanto che sarebbe il caso di ricordare che Alemanno nella notte in cui vinse le elezioni, scese in piazza venezia a festeggiare proprio con i tassisti romani.

Ora, che una persona sia d’accordo o no con la manifestazione dei tassisti, in quanto rappresentante di una città avrebbe dovuto evitare di farsi fotografare con delle bandiere di casapound e dell’MSI alle spalle, a meno che ……

Che ai tassisti si siano aggiunti per manifestare insieme gli ambulanti (detti anche più correttamente “mutandari”) che ottengono postazioni e licenze non dal comune ma dal sig. Tredicine (malavita dei Casamonica) non è un caso. Non ci dimentichiamo come De Maio ha sfilato (con tanto di foto) insieme a loro per il “No Bolkenstein”, la legge europea che vuole indire bandi pubblici per le assegnazioni delle licenze senza che queste vengano date in forma diretta dovrebbe far pensare. A meno che….

Che Tredicine sia stato eletto con Alemanno e che poi si sia ricandidato alle elezioni del 2016 col PDL e che al ballottaggio si sia fatto fotografare con una sciarpa M5s è piuttosto sospetto(Leggi chi è Giordano Tredicine). A meno che…

Che la Raggi abbia promesso che entro Agosto 2016 Roma sarebbe stata pulita dall’emergenza spazzatura e che ancora oggi la città sia sommersa dalla spazzatura è noto. Come è noto dello scandalo dell’Assessore Muraro, ora indagata, che era personaggio fortemente legato a Cerroni, detto “il supremo” per essere colui che controlla la spazzatura a Roma da almeno 30 anni grazie ai suoi agganci politici, guarda caso, con la destra Romana(Per sapere chi è Cerroni leggi qui) . Altra coincidenza.. A meno che…

Prendere Marra, ora indagato (ma guarda un pò questi complotti) come capo di tutto, ex alemannano fidato e guardacaso suggerito dallo Studio di Previti, è sicuramente un’altra coincidenza, a meno che…

La Raggi proviene dallo Studio Previti che (Leggi I poteri forti dietro la raggi) è notoriamente legato al PDL Berlusconiano e ai centri di potere romani tra cui Mezzaroma (candidato FI) e Caltagirone (Ex AN). Altra coincidenza a meno che…

L’alleanza con l’UKIP (estrema destra europea) e con Casapound (Estrema Destra Romana) per le Europee potrebbero essere state una coincidenza… A meno che…

L’aver iniziato a stringere un accordo post-elezioni con Salvini (Lega) sembra lasciar andare sempre tutto in un unica direzione. Altra coincidenza a meno che…

Ma se proprio vogliamo andare a scavare all’interno dell’M5s la situazione risulta ancora più pregna di coincidenze. Avere all’interno del movimento gente come Fabrizio Pagliuca (leggi Il Fascismo tornerà di Moda) che non è solo un’affiliato alla destra estrema ma è il fondatore di Alba Dorata Italia (a confronto quelli di Casapound sono dei chierichetti) è piuttosto sospetto. A meno che…

Un ultima “fortuita” coincidenza è che all’interno del movimento M5s, a livello nazionale, non sono riuscito a trovare nessun personaggio di spicco proveniente dalla sinistra italiana, se non qualche ex No-Tav che di sinistra avevano solo il kefia e poco altro.

A meno che…

La destra italiana, uccisa da Fini, inglobata e nascosta da Berlusconi, sottomessa a governi di centro sinistra, non stia rinascendo dalle sue ceneri peggiori, quelle che provengono dal populismo più becero per riprendersi tutti i centri di potere e di controllo del paese.

Esattamente come avvenne nel 1922 con la marcia su Roma…..

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QUANTO E VERO: Il mondo fuori continua a correre.E noi siamo fermi, perché un accozzaglia di politici ha convinto il beota elettore italico a bocciare riforme basilari che permettessero pure al italia di correre.

Renzi dagli Usa: “La politica litiga sul niente, io penso al futuro” “Il mondo fuori continua a correre.

Si continua a non capire: qui il problema non è se Renzi sia simpatico o meno perché non siamo in un varietà televisivo. Qui il problema è che tra un anno il quantitative easing finirà, insieme alla permanenza di Draghi al vertice della BCE. A quel punto senza l’ombrello della BCE la speculazione potrebbe scatenarsi contro un paese fermo, che ha un debito pubblico elevatissimo e che non ha saputo in vent’anni fare uno straccio di riforma che ne adeguasse la struttura a quella degli altri paesi europei. Abbiamo bisogno di un leader dinamico che riesca a fare in un tempo breve una serie di cose necessarie (anche se mi chiedo dove possa mettere le mani nella melma nella quale siamo immersi) per evitare lo sfacelo che finirebbe per penalizzare prima di tutto i più poveri. Chi sarà in grado di impersonare questo ruolo? Emiliano? Salvini? Grillo? Berlusconi che ormai è completamente bollito?

E’ proprio questo il problema: non capite il futuro e non vi siete resi conto che l’era tecnologica bisogna affrontarla con l’individuazione di nuovi tipi di lavoro. Non illudete le persone che, come al solito, si può tutto risolvere con posti (che non servono) nella pubblica amministrazione; con la tutela di un posto di lavoro a vita e altre amenità. Renzi non e  il problema  ma la palude che si è rafforzata dopo il 4 dicembre: vedete la battaglia dei tassisti. Renzi, che vi piaccia o no, è l’unico che ha una visione di futuro che corre e un programma per questo paese.

Non e Renzi il problema non è Renzi che ha sfasciato l’Italia. ma la guida ventennale di chi si è fatto legge ad personam. Ancora oggi promette 1.000.000 di posti di lavoro che aveva promesso 20 anni fa… Abbiamo la memoria selettiva. invece dovremo guardarci indietro per capire come siamo arrivati a questo punto. Che Renzi piace o no, è stato l’unico a fare scelte che hanno disturbato tutti, inclusi nel suo partito (c’è chi vorrebbe utilizzare l’attack per tenersi la sua poltrona lo fa). Italiani : la dobbiamo smettere di essere CONTRO qualcosa o qualcuno pur di non darla vinta ! Dobbiamo essere PER una cosa sola : il benessere di tutti gli Italiani !

Ma voi accozzaglia continuate a dirvi ragione l’un l’altro camuffando la realtà? le riforme sono state invalidate dall’ego di alcuni e dalla disonestà di altri, per non parlare di chi non ha capito nemmeno il tema. se vuoi la mela sull’albero prima devi fabbricarti una scala per arrivarci, solo i neonati tendono la mano al cielo, la sventolano e poi piangono. e’ una società complessa, le soluzioni non sono immediate e comprensibili a tutti. questo criticare all’infinito ogni passaggio non porta da nessuna parte. “nessuno in grado di rimediare” nella politica rappresentativa si delega a chi propone strategie politiche a cui un altro non aveva pensato. si lascia fare. si lascia il tempo di funzionare. si critica l’esito. si sceglie se rivotare o cambiare persone e strategie con le elezioni. Qui invece l’opposizione è continua, permalosa e interna, invalida tutto, ci vuole maggior serietà.

Di drammatico in questo paese sgangherato che ha estremo bisogno di riforme c’è solo la pervicace volontà di lamentarsi continuamente senza fare nulla per cambiare. La riforma costituzionale è stata bocciata ma ciò non significa che fosse sbagliata, anzi…avrebbe aperto un’autostrada per ulteriori cambiamenti. Il messaggio inequivocabile dato al paese e al mondo è che in Italia non si cambia nulla, anzi si torna indietro: legge proporzionale, proliferare di partitini e cespugli, governi di ampia coalizione litigiosi e impotenti che durano 10 mesi ecc. I primi sintomi già si vedono. Ogni giorno nasce un cespuglio, tal Rossi fa il suo gruppo, idem i bersaniani, l’atomo SI si spacca in due, anzi in tre con Pisapia. Alla trattativa con ii Ministero i tassisti erano rappresentati da 21(ventuno) sigle sindacali, ma il mondo della scuola era rappresentato da 23(ventitré) sigle (e questi sarebbero gli educatori dei nostri giovani!).In Germania il candidato socialista Schultz propone di estendere la partecipazione dei sindacati ai consigli di amministrazione delle maggiori società tedesche. Ma i sindacati tedeschi favoriscono e non ostacolano il buon andamento della loro azienda perché ne guadagnano anche i dipendenti. I sindacati tedeschi mai si sarebbero sognati di fare campagna elettorale a favore o contro il referendum costituzionale.Lo capite perché gli altri paesi corrono E NOI STIAMO FERMI?

La situazione diventerebbe però ancora più drammatica se ai mali elencati aggiungessimo la prospettiva di un governo Grillo-Salvini-Meloni. L’unità di questi tre  è già stata realizzata sul piano pratico (il sindaco Raggi rappresenta questa nuova “maggioranza”).TIRATE VOI LE CONCLUSIONI.

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SI:Per venire incontro alle richieste della minoranza bisognerebbe mostrarle l’uscio.

Ora i suoi più accaniti oppositori non soddisfatti del esito della direzione PD si chiedono? Cosa avrebbe potuto fare Renzi? L’ex segretario del PD poteva evitare l’uscita di parte della minoranza dal partito? E c’è ancora qualcosa che si può fare?

Per venire incontro alle richieste della minoranza (e/o di alcuni dei suoi più accaniti oppositori ) avrebbe probabilmente dovuto sciogliersi nell’acido oppure darsi fuoco, o forse nemmeno quello, forse si sarebbero lamentati che la luce delle fiamme era una decisione unilaterale ed autoritaria per ferirgli gli occhi…

Il PD “scoppia” perchè due anime così diverse nello stesso partito non possono coesistere, soprattutto se le minoranze non accettano che la maggioranza stabilisca la linea politica e la sostengono con lealtà. La scissione non è un disastro, è chiarezza. Finalmente.Ma la vera domanda è cosa avrebbe potuto fare la minoranza di diverso. A mio avviso la minoranza avrebbe potuto parlare di contenuti.Il PD democratico che parla di contenuti vince. Il PD non democratico che parla e attacca le singole persone perde. Questo va fatto notare sia a Renzi quanto alla minoranza.

In una comunità esistono principi e regole: prima di tutto i ricatti sono sempre inaccettabili, e non si può dire “o fate per filo e per segno come dico io o me ne vado”; in secondo luogo, se una decisione viene presa a maggioranza, la minoranza non può fare come gli pare; infine, se e’ il caso si discute, si litiga, ci si scanna in privato, ma alla fine la comunità parla con una voce sola. Se vengono meno questi principi e queste regole, la comunità diventa fittizia e prima o poi esplode. Quindi in realtà Renzi poteva fare molto poco.
Certo, volendo evitare (per il momento) la rottura avrebbe potuto fare qualche passo, pur nella convinzione che il problema si sarebbe riposto più avanti. Ma credo che arrivati a questo punto Renzi non volesse farlo: anzi, e’ stato politicamente abilissimo a tenere dentro chi voleva tenere dentro (Emiliano, Damiano, Orlando) e a non trattenere chi voleva mandare fuori. E senza uno carismatico per il suo territorio come Emiliano, l’apporto di voti che i fuoriusciti del PD daranno a una futura lista di sinistra rischia di essere piuttosto misero…. e tenete conto che essendo il Segretario ha (o dovrebbe avere!) la libertà prima di tutto individuale di dimettersi in qualunque momento e dare corso ad un congresso. A maggior ragione, se trai le conseguenze politiche del post 4 dicembre, e le elabori in un certo modo, la conclusione naturale è questa. E la minoranza – sulle dimissioni del Segretario – non dovrebbe aver proprio voce in capitolo. Rispettare la decisione e giocarsela a congresso secondo le regole comuni, questo dovrebbe essere, punto.

Renzi avrà sbagliato qualcosa, ma è poi difficile accontentare la minoranza se la minoranza stessa ha 3/4 richieste diverse che cambiano a giorni alterni. A parte questo, continuo a pensare cosa sarebbe successo a parti invertite: Speranza segretario e Renzi che minaccia la scissione. Io penso che lo avrebbero lasciato andare senza batter ciglio perchè -secondo me- di fatto quelli della minoranza hanno un grosso problema nell’accettare chi ha idee e storie un po’ diverse dalla loro.(Ripensandoci Renzi in minoranza c’è già stato, e cos’ha fatto? Ha rotto le scatole, ha fatto le primarie, ha perso, è rimasto. Bersani ha vinto, è andato alle elezioni anche grazie all’appoggio di Renzi (che se fosse uscito in quel momento e avesse fondato un suo partito secondo me un risultato decente lo faceva), e HA PERSO. Si è dimesso. Congresso.A me sembra che così sia democratico.

 

 

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Grillo e M5S possono essere ormai definiti con un solo nome: FASCISMO.

Beppe Grillo cavalca la tigre populista.

Avevamo solo bisogno di una conferma: Di Maio, Raggi, Lombardi, Di Battista, il pedigree dei pezzi da 90 è più nero della pece.

Spero solo che gli ultimi rimasugli di elettorato di sinistra del Movimento si concentri nella nuova realtà rossa promessa dagli scissionisti e depotenzi la finta trasversalità di Grillo..non tutti i mali vengono per nuocere, anche dalla scissione del PD.
Renzi lo hanno logorato perbene in casa pentastellata, magari con un Bersani e Speranza qualcuno tornerà sui suoi passi…per quello che poi potrà valere in ambito politico..Ormai tutte le persone con un minimo di lucidità hanno capito di che pasta sono fatti questi grillini, sono nati facendo leva sui “principi” e si sono trasformati in una disgraziata combriccola senza contenuti che riescono a dare prova della loro esistenza solo gettando fango sugli altri. Qualsiasi persona con un po’ di sale in zucca in occasione delle elezioni direbbe “valuta le possibilità e vota, anche 5 stelle” invece Grillo rivolgeva agli elettori un appello dei suoi “votate con la pancia…” metteva altra benzina sul fuoco per far montare la rabbia delle persone. I peggiori criminali e dittatori hanno usato le stessa identica tecnica.Quando hai secondi fini ed anche non hai idee convincenti , la cosa migliore è puntare allo stomaco della gente…Lì non c’è spazio né per la ragione, né per l’intelligenza: è puro istinto primordiale.E nei sistemi autoritari, la ragione non ha, né deve trovare, spazio…
È qui che si ‘cavalca la tigre poulista’. Ma sconfinare nel fascismo, è un attimo.
Non si va da nessuna parte rincorrendo le pretese delle corporazioni cha dai luddisti in poi hanno sempre ostacolata l’avanzata del progresso che alla lungasi afferma comunque.Lasciamo perciò queste politiche a Grillo per il quale l’unica cosa che conta è la conquista del potere:Se ciò dovesse accadere il grande bluff sarebbe presto evidente ma ciò avverrebbe a danno di tutti, compresi gli elettori del movimento, che si ricrederebbero troppo tardi come è accaduto tutte le volte che hanno ceduto alle lusinghe dei demagoghi ed il passato fascista è lì a ricordarcelo.
Vorrei rivolgermi a quei personaggi che guidati dal malefico baffetto conductor stanno cercando di spaccare il PD. Ma vi rendete conto che mentre voi andate avanti con i vostri giochetti a base di antipatie e ripicche , la destra più reazionaria(M5S , FI e Lega) cavalcando ogni più squallida protesta si stanno preparando a governare questo paese? E voi li state aiutando. Mi auguro soltanto che quando arriverà questo triste  e drammatico momento almeno voi non vi lamenterete.
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Il reale-La scissione-I taxisti

La categoria dei taxisti sta notoriamente sulle scatole a tutti – a Roma poi non parliamone, qui abbiamo l’obbligo a bordo di ascoltare assurde radio tifose, percorsi che si allungano verso l’infinito se il tuo accento non è locale, proclami politici che vanno da “quando c’era lui” a “io i negri li rimanderei tutti a casa”. E se vedi alcuni dei loro leader, ti viene da scappare per la tua sicurezza personale.

Eppure con un po’ di lucidità e lungimiranza oggi potremmo mettere da parte l’antipatia per capire come la campana ora suona per loro ma domani o dopo suonerà per tutti noi – anzi per molti ha già suonato.

Intendo dire: i conducenti di auto bianche sono obsoleti, è evidente. Oggi c’è Uber, c’è Enjoy, c’è Car2go, ci sono pure ZigZag e Scooterino, e tutte o quasi funzionano meglio, a minor prezzo. Tra un po’ ci sarà pure l’auto che si guida da sola e buonanotte, il taxista finirà come il casellante, il linotipista, lo spazzacamini. Finito, over, altro che bloccare le piazze.

E noi festeggeremo, perché come consumatori-utenti saremo meglio serviti.

Poi però accadrà che altre tecnologie – altre app, altri sensori, altri robot, altri outsourcing, altre intelligenze artificiali – renderanno altrettanto obsoleto quello che facciamo noi, cioè il nostro modo per portare a casa un reddito. Ci saranno soluzioni più soddisfacenti per i consumatori di quanto siamo noi, a un costo minore. Nessuno, fuori, ci rimpiangerà.

Ecco: allora, a quel punto: ci sarà qualcuno che ci accompagnerà nel mondo nuovo?

Ci sarà una politica che non potendo né volendo proteggerci come categoria (giustamente, siamo obsoleti) ci proteggerà come persone?

Ci sarà un modo per garantire un minimo di continuità di reddito in questo passaggio strutturale (ed epocale) verso il mondo in cui il lavoro umano sarà rarefatto?

Ci sarà qualcuno che si occuperà di redistribuire alle persone rese obsolete dalla tecnologia i profitti miliardari dei proprietari delle app, dei robot, delle piattaforme e del resto?

A me la questione dei tassisti – dei “detestabili” tassisti – oggi fa venire in mente questo, soprattutto.

E il resto, che ne consegue, cioè appunto la politica.

L’altro giorno il mio amico si chiedeva su Facebook se qualcuno avesse capito su quali idee si stesse rompendo il Partito democratico: «Io non ne vedo nessuna», aggiungeva.

Anch’io, da tossico attaccato allo streaming per tutta la domenica o quasi, avevo notato quanto poco al Grand Hotel Parco dei Principi si fosse parlato di politica: di cose da fare o da non fare in Italia e in Europa.

La narrazione mediatica, però, dava genericamente per scontato che ci fosse in quel partito una “sinistra” contrapposta a Renzi e ai suoi.

Pur rischiando di guastare la festa a tanti che oggi per avversione a Renzi provano simpatia verso i fuoriuscenti, fatico a ricordare o a individuare negli esponenti di questa minoranza (che del Pd è stata in passato maggioranza) idee e prassi politiche così diverse da quelle implementate da Matteo Renzi. Il Pacchetto Treu era la mamma del Jobs Act, per esempio. La Bicamerale era la nonna del Patto del Nazareno. Il vecchio Pd inseguiva Casini e Monti, quello attuale governa con Alfano e Lorenzin. Il vecchio Pd riformava la Costituzione con il pareggio di bilancio, quello attuale ci ha provato con la riforma Boschi.

E adesso?

Lo vedremo, dalle cose vere.

Sono partito dai tassisti, ma quasi come metafora. Perché, per quanto ci possano stare sulle scatole, oggi sono tra quelli più vicini al Grande Nulla che si sta divorando tutto. Sono cioè una categoria obsoleta. E siamo tutti in coda, dietro di loro, in attesa del nostro turno.

Occuparsi di politica oggi è pensare a come proteggere le persone che sono già state divorate, quelle che sono in procinto di esserlo, quelle che lo saranno domani o dopo. Occuparsi di politica è accompagnare le persone nel passaggio strutturale ed epocale che stiamo vivendo. Tutte.

Se non si saprà proteggerle – garantendone gli strumenti per un’esistenza decente e dignitosa dalla culla alla tomba, proprio come nelle vecchie socialdemocrazie scandinave – queste persone cercheranno inevitabilmente altro. Come un capo autoritario, ad esempio. Come la guerra agli altri popoli. Come la guerra interna a ogni popolo.

È paradossale, ma forse anche un po’ criminale, che mentre dalla società si alza questo urlo di solitudine e disperazione – se volete, pure di follia, ma di causata follia – tutta la politica o quasi parli di se stessa e si occupi di se stessa: gruppi, cordate, correnti, voltafaccia, ambizioni, personalismi, litigi, ammiccamenti, posizionamenti e così via all’infinito. E non solo attorno al Pd, s’intende: dappertutto o quasi. Con poche, pochissime eccezioni.

Questa sì è una vera, drammatica scissione: quella tra il dibattito politicienne e l’urgenza di protezione delle persone sballottate dal reale, dai suoi mutamenti strutturali, dalla sua forza veloce e bulimica che non guarda in faccia a nessuno.

E allora forse questo è quello che ciascuno di noi dovrebbe chiedere al politico e al partito a cui si sente oggi più vicino: basta occuparvi di voi, occupatevi di noi. Senza alcun “populismo”, senza alcun qualunquismo: ma occupatevi del reale, per favore, delle cose vere. E fatelo prima che sia tardi.

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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha criticato durante un forum organizzato dall’Ansa la possibile scelta americana di Ted Malloch per il ruolo di ambasciatore in Ue. Il super-trumpiano professore dell’università di Reading è da tempo in predicato per occupare il posto di rappresentante statunitense a Bruxelles, anche se il suo nome non è mai stato accompagnato da accrediti ufficiali.

PERSONA NON GRADITA

Malloch incontra diverse opposizioni bipartisan in Europa per via della sua visione sostanzialmente anti-europeista (la moneta unica è un’esperimento “imperfetto”, dovrebbero esserci altre Brexit, l’UE è come l’Unione Sovietica e ha uno spirito di fondo anti-americano, alcune delle sue uscite). Siamo disponibili ad ascoltare tutti i consigli e tutte le critiche, ha detto Tajani, ma non siamo sottomessi a nessuno, “critiche sì, ordini no”, non siamo disposti ad “accettare insulti da persone che probabilmente non conoscono l’Unione Europea e che il parlamento ha dichiarato persone non gradite”, ha aggiunto. Di “persona non gradita” a proposito di Malloch aveva parlato a inizio mese anche Gianni Pittella, leader del gruppo dei socialisti e democratici ed ex sfidante di Tajani per il posto da presidente del parlamento.

IL PARLAMENTO UE CONTRARIO

Già una decina di giorni fa, durante una visita in Spagna, il presidente aveva sottolineato che “per il Parlamento europeo questo signore (Malloch, ndr) non può essere ambasciatore”: non può essere ambasciatore un signore che viene per distruggere “la nostra casa”. Tajani aveva anticipato che già “una grande maggioranza” della plenaria dell’Europarlamento (tenutasi qualche giorno prima) “è stata molto chiara” al riguardo. Il paragone con la casa torna oggi: “È come se invitassi a casa una persona che dice adesso butto benzina sul pavimento e do fuoco a casa. Ma sono convinto che il pensiero del presidente degli Stati Uniti non sia quello della persona di cui si parla come ambasciatore a Bruxelles”. “Il problema non sono gli Stati Uniti, paese con cui condividiamo valori, lingue, e con cui c’è uno scambio commerciale molto importante. Non possiamo dimenticare il loro appoggio alla democrazia in Europa” aveva spiegato Tajani. Il punto, secondo il presidente è che “al Parlamento europeo non sono piaciute le dichiarazioni di questo signore (Malloch, ndr) sull’UE e in questo senso il dibattito all’Europarlamento è stato molto chiaro. A nessuno sono piaciute queste dichiarazioni”.

I RAPPORTI CON TRUMP, PRIMO IL COMMERCIO

Ci sono stati anche altri argomenti no-Trump toccati nel dibattito organizzato oggi dall’agenzia stampa italiana. Il senso generale in una frase: “Siamo amici degli Stati Uniti […] ma non siamo sottomessi a nessuno e non prendiamo ordini da nessuno”. A cominciare dal fronte commerciale: “Abbiamo sottoscritto un accordo con il Canada e grazie all’Europarlamento quell’accordo è stato migliorato“, invece per quanto riguarda gli Usa, “vediamo quale sarà effettivamente la posizione vera di Trump sulle politiche internazionali e sul fronte commerciale”. Quella che è emersa è “una posizione protezionista”, ma Tajani sottolinea che ancora si deve “assestare” l’azione amministrativa americana e dunque occorre aspettare; la posizione sarebbe stata condivisa anche dal primo ministro canadese Justin Tudeau, con cui Tajani ha avuto un incontro qualche giorno fa. Il punto centrale per Tajani? “Dobbiamo impedire che i nostri interlocutori parlino con ognuno dei 28, e poi vedremo 27″ membri, perché questo significa indebolire l’Ue nel suo complesso. Tajani dunque dà una lettura multilaterale delle relazioni, e dichiara esplicitamente di “non essere molto d’accordo con gli approcci bilaterali”, che sono invece quelli che il presidente americano Donald Trump potrebbe preferire per trattare con mani più libere il riequilibrio delle relazioni con gli alleati.

LA NATO E LA DIFESA

Tajani ha anche parlato di Nato, definendola “uno strumento indispensabile per garantire la sicurezza complessiva dell’Europa e dell’Occidente”, sottolineando però l’importanza di chiudere il processo verso la Difesa comune europea. Temi delicati: in questi giorni il vice presidente americano (che ha lasciato “messaggi positivi” ha detto Tajani) e il capo del Pentagono hanno cercato di limare le posizioni critiche di Trump sull’Alleanza, ricordando comunque la necessità di far fede all’accordo sul 2 per cento di investimenti militari deciso come impegno di ogni paese membro al vertice gallese del 2014. Ma se dovessero esserci investimenti anche nell’ambito della Difesa comune europea, i paesi UE che già non rispettano il patto economico Nato (per esempio, Germania, Francia, Italia), come si muoveranno?

UNA FASE DELICATA

L’impressione è che, nonostante UE e Usa mantengano una vicinanza ancestrale, si viva un momento di generale tensione nei rapporti tra Washington e Bruxelles, di cui Malloch è solo la cartina tornasole. È possibile che non verrà mai nominato, ma già solo ventilare l’ipotesi basta agli europei per salire sulla difensiva, temendo un cambiamento di paradigma nelle relazioni con l’America.

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Purtroppo Beppino i pentastellati e il loro credo rappresentano il più grande pericolo che l’Italia corre pericolo peggiore del fascismo.Pensateci bene TUTTI

Tassisti, ambulanti, tifosi: Beppe Grillo cavalca la tigre populista.Bombe carta, scontri e scioperi selvaggi a Roma. Ma il leader cinquestelle mette il marchio del Movimento sulla protesta smentendo le sue battaglie per la web economy. E la sindaca Raggi pensa che non ci sia nulla di male a schierarsi con chi paralizza una città.

Di quante prove c’è ancora bisogno per capire che Grillo è inconsciamente fascista e consciamente un acchiappa votI? Che sia fascista ” a sua insaputa” ?

SARA (IO SPERO DI NO) La nascita di una dittatura se questa gente va al governo.E una volta al governo saranno anche loro contestati e allora reagiranno con le imposizioni e la repressione.Tipico purtroppo e gia’ visto.

Il M5S è fondamentalmente un partito che ha costruito il proprio consenso sfruttando unicamente (e cinicamente) i problemi della gente – come DI Battista che si straccia le vesti per i disoccupati, sempre in beneficio di telecamera. Questi pusillanimi sono sempre al fianco di tutti: tassisti, disoccupati, licenziati, lavoratori in esubero senza mai però prendere una decisione, magari scomoda, che sia una. Sono al fianco, ma non si sporcano le mani. Si lamentano del governo, dopo essersi rifiutati di governare sulle “macerie”. Ironico visto che sia Grillo che Casaleggio votavano Berlusconi prima…La Storia insegna che con queste modalità  è  nato il nazismo in Germania e il fascismo in Italia.  Mala tempora currunt.

Da anni Grillo pratica l’aggressione verbale e l’insulto neo-squadrista e anche grazie a questo ha fatto il pieno di voti fasci. Ora ha fatto un ulteriore passetto e con la sua tirapiedi romana non disdegna di fiancheggiare la feccia che va a spasso per Roma coi tirapugni. Infatti come la storia insegna, ben difficilmente in questi frangenti dalle parole non si passa, prima o poi, ai fatti.Se il buon giorno si vede dal mattino, questi emuli del Ventennio, che già criminalizzano i giornalisti, una volta andati al potere faranno come Erdogan o Trump.Motivo di più per evitare, almeno questa volta, l’infezione per fare gli anticorpi, come disse Montanelli per Berlusconi.Dopo vent’anni in cui la politica si decideva ad Arcore o in Mediaset, dovremmo farla decidere da Casaleggio e Associati?Meditate, gente. Meditate.Prima che vietino anche questo…Aggiungo che il populismo quando si fa potere non accoglie i manifestanti a tavoli di discussione concilianti, com’è successo ieri, ma reprime duramente. Ma questo non è nella consapevolezza dei taxisti romani e nel M5S e purtroppo anche di quella parte degli italiani che non ha memoria storica.

PS: Ormai la sindaca non sa a cosa aggrapparsi,dopo le dichiarazione del comico sia sullo stadio che vuole un referendum,che strano per le olimpiadi dissero che avrebbero fatto il referendum e non l’hanno fatto,adesso dice che stanno già facendo la squadra per il governo e lo disse anche la raggi per il comune che avevano già pronti i nomi degli assessori da quello che dicono a quello che fanno lascio al popolo il giudizio.Penso che il popolo lo meriti un governo con i grillini così finalmente vedremo le loro capacità anche se io già le conosco.Di sicuro dicevano che renzi era un pinocchio non mi sembra che loro siano diversi,penso che siano proprio peggio.Popolo questo ci meritiamo i grillini al governo,però dopo non dite che nessuno li ha votati.Di certo si dovrà ringraziare anche gli scissionisti del pd e tutta la sinistra con i loro slogan che li sento dal 68 e al governo vinceva la dc.

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Come può mancare lei dove c’è Forza Nuova? Questione di attrazione!

Dopo The Donald arriva The Virginia. Il grillin-trumpismo della Raggi sceglie la giornata giusta per mettersi in piazza. Per risalire nel gradimento e pescare voti a destra Beppe Grillo consiglia al sindaco di Roma la mossa populista, in perfetto stile neo presidente americano. E così il primo cittadino della Capitale abbraccia la causa dei tassisti e degli ambulanti arrivati a Roma a protestare contro il decreto Milleproroghe scegliendo la strada più che l’Istituzione: “Basta riforme calate dall’alto. Stop all’emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti. Tra poco in piazza con loro”, scrive il primo cittadino.

L’oca del campidoglio sta con i tassisti, non con i romani che si sono dovuti sopportare l’arroganza di una corporazione obsoleta che ha il tempo contato.Roma bloccata da giorni e ciliegina sulla torta lo sciopero dell’atac. Il governo della città langue, solo il paradosso politico genovese può dire che poi Roma non è tanto male, visto il nulla fatto ancora dall’oca del campidoglio, ancora alle prese da 7 mesi con la nomina dell’ennesimo assessore vagante, il non tanto male si riferisce a come Roma è stata lasciata, nonstante alcuni evidenti peggioramenti, come i tempi di attesa bibilici alle fermate dell’autobus, grande regalo della giunta raggi. Invece di andare in piazza a sostenere fascinorosi e violenti incominciasse un pò a lavorare, che ci sono delle pratiche da svolgere, o forse le hanno messe sul suo tavolo a sua insaputa.

““Basta riforme calate dall’alto. Stop all’emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti. Tra poco in piazza con loro”, scrive il primo cittadino.”
L’account era della Raggi ma il testo è di Grillo.Non ci credo che un’avvocato scriva una scemenza del genere, senza essere sotto ricatto…ops! Lei è una esperta visto che è teleguidata da Genova e da Milano. Per parlare chiede il permesso al padrone pluricondannato e pluriomicida.

La casta dei taxsi in Italia  hanno sempre comandato loro, ogni volta che si cecrava di fare una riforma subito la casta si ribellano e metteno a ferro e fuoco le città. A Milano fare pochi km in taxi costa come andare da Torino a Milano in treno. Per dire 14 minuti di taxi costano circa 15 euro. Lo prendo spesso e so di cosa parlo. Se arrivano altri e si fanno concorrenza e si abbassano i prezzi fanno solo bene. Io vorrei solo regolamentazione e liberalizzazione. Tanto adesso è Uber, con i suoi autisti, domani sarà Google X con le macchine automatiche. Un Movimento che guarda al futuro deve avere visione e puntare alle regole, sapendo che il futuro sarà ancora più complicato. Era il Movimento che guardava al futuro, alla Rete e a Internet come strumenti di emancipazione e sviluppo sociale e politico. Era. Ora non è niente altro che un partito con i suoi capibastone e le sue politiche retrograde.Vi ricordate quando ululavate democrazia diretta! RAGAZZI:Se ci si appella alla democrazia in questo caso diretta risulta che la gente vuole pagare i taxi il meno possibile e quindi alla gente gli Uber vanno benissimo.Morale: ai tassiti e a voi grulli non piace appellarsi ai cittadini.I grillini che dovevano stare da soli si sono schierati:con quelli di destra,anzi di estrema destra! Non obiettate che tutti i taxisti sono di destra:sarà pur vero! E’ vero però che sempre le loro lotte sono state sostenute, e lo sono tuttora, da Alemanno e dai politici di destra,come i grillini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Cosa non si fa per un voto in più… Certo che lo staff comunicazione di sindaca e 5S non sanno più a quale massa accodarsi, ogni giorno è tutto un tentativo…

Il governo a fatto una figura di merda ululate voi bravi ragazzi ONESTI.Ma quale figura di m. Non capisco la figura di m….Delrio s’impegna in prima persona per risolvere un problema che era stato SOLO rimandato (emendamento Lanzillotta).Tra 30 gg quando leggeremo il decreto ministeriale vedremo come sarà regolamentato il settore e se le regole andranno bene ai taxisti…non è detto che tra 30 gg non ci siano nuove proteste.
La cosa assolutamente di merd@ è mettere a ferro e fuoco la Capitale d’Italia e di certo non è colpa ne dei taxisti e nemmeno degli ambulanti che manifestavano con loro…qualcun altro s’è intromesso solo per fare casino anche perchè si sapeva già che oggi era programmato questo incontro con il Ministro Delrio…Altra cosa assolutamente do merd@ e che i grillini hanno buttata la maschera e si sono schierati(avevano sempre fatto da soli,con Grillo e Casaleggio sempre di destra ma mascherati da democratici) e sono scesi in piazza con FORZA NUOVA ed i militanti di destra! questa e una figura di merd@ per tanti elettori del M5S.Grillini, siate orgogliosi di indossare la camicia nera!
(dal discorso di Mussoini a Cernobbio del 7 ottobre 1936)

Sono felice per tutti i grillini delusi della sinistra, dei movimentisti peace and love , km zero, ambientalisti, ecc che hanno trovato L’ILLUSIONE in quel movimento di fasci , da oggi certificato con le bombe carta le aggressioni i saluti ROMANI e l’appoggio del sindaco! Complimenti e auguri!

Quello che sta accadendo al PD in queste ore credo abbia un’influenza non indifferente nelle ultime scelte politiche di Beppe Grillo. La nascita di un nuovo soggetto non marginale a sinistra, produrrà probabilmente il ritorno in quell’alveo di una percentuale significativa di elettori che si erano rifugiati sotto le ali del M5S. Grillo e Casaleggio sanno che a destra le opportunità di calamitare consensi intorno al loro programma sono decisamente più alte.L’appoggio alle proteste di ieri a Roma lo conferma, ma si tratta di una operazione pericolosa. La parte ribellista e anti-istituzionale tout court del Movimento potrebbe prevalere, con esiti imprevedibili.

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Verrà un giorno in cui il Dio Sole metterà la parola FINE a tutto ciò.

Pd, Emiliano resta e si candida alla segreteria. Il più soddisfatto della scissione del Pd è Renzi

Il governatore pugliese scioglie la riserva: non abbandona il partito, partecipa alla direzione e conferma: “Corro contro Renzi perchè questa è anche casa mia. Chi non lotta ha già perso”. Approvati i nomi dei 18 membri della commissione che dovrà definire le regole congressuali. Da Gianni Cuperlo l’ultima mediazione: “Primarie a luglio”. L’ex segretario vola in California

Ho tanta pena per Emiliano ho sospetto che abbia fatto il doppio gioco sarà difficile da cancellare. Prima appoggia l’uscita dal partito di una buona parte della concorrenza alla dirigenza del partito (Rossi, Speranza, Epifani, Bersani), poi rimane dentro. E così rimane solo lui a contendere a Renzi la guida del PD. A me Emilano mi fa tenerezza ma non avrà fatto troppo il furbo stavolta?
Qualcuno a sproposito parla di arroganza di Renzi (che è sì arroganza ma non questa volta) e non capisco: ma se lui è stato scelto come segretario del PD e ora, anche da dimesso, riusce ad avere la maggioranza dei consensi al suo interno, gli esponenti della minoranza cosa pretendono? Pretendono di soggiogare tutto il PD ai loro diktat soltanto cancellando Renzi? A loro dà fastidio Renzi non in sé ma perché incarna la nuova direzione che la maggioranza dei sostenitori vuole intraprendere. Con chi ce l’hanno quelli della minoranza? Con Renzi o con questo nuovo PD? Temono il nuovo e chiedono di rimanere nel passato a cui loro sono tanto legati?

Verrà un giorno in cui il Dio Sole metterà la parola FINE a tutto cio’. Niente piu’ conflitto arabo israeliano, tutta la nostra storia antica dimenticata. Dritta verso l’oblio eterno! E se anche altre civiltà sorgeranno in qualche parte dell’universo, nessuno potrà ricordare loro gli antichi egizi, Nabuccodonosor, l’Antica Roma, Cuperlo, i vitalizi italiani (forse quelli rimarranno ad imperitura memoria in forma di onde di sdegno che vagano in cerca di vendetta) ecc ecc.

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È sicuramente colpa del Pd di Renzi ;perché : Anche quando piove è colpa di Renzi.

Il Sud riparte dall’agricoltura.Dal Rapporto Svimez Ismea emerge come a cavallo tra 2015 e 2016 sono in crescita valore aggiunto, investimenti, esportazioni e occupazione giovanile.

MA AL GRILLISMO NON STA BENE:Insomma anche quando va bene, l’Italia va male, non sia mai riconoscere qualche merito al peggior governo degli ultimi due millenni!
Io sono felice per il Sud e per la riscoperta della nostra agricoltura, che è una delle nostre eccellenze. GRILLOIDI.E’ una ricerca, le ricerche si basano sui dati forniti da imprenditori enti pubblici e associazioni di categoria. La smettiamo con questa cosa di smentire le statistiche sulla base di congetture derivanti da esperienze personali? Non se ne può più di questo grillismo.

Solo per puntualizzare, Si dovrebbe sapere che per avere quei soldi,  oltre a possedere i requisiti e fissare obiettivi  precisi sul medio periodo , si deve emettere una fideiussione bancaria o assicurativa. Se gli impegni presi oppure  i requisiti vengono a cadere, i soldi tornano automaticamente  indietro. Non è un regalo, ma un aiuto al giovane per la l’avvio in agricoltura, un’attività che dà i suoi frutti in tempi assai più lunghi di una industriale, è un’ottima misura secondo me e non  credo ‘droghi’ il mercato del lavoro. Queste misure che danno una possibilità ed anche una speranza ai giovani sono benvenute, non screditiamole per favore.Vi posso al contrario dire che i segnali ci sono e sono forse anche più interessanti rispetto all’articolo. I giovani al sud si stanno interessando all’agricoltura, i prodotti sono apprezzati sui mercati maturi e la grande diffusione del biologico aggiunge valore. Fare biologico in pianura padana è una chimera, mentre è estremamente più agevole in terre come la Calabria, quindi prodotti autoctoni, di alta qualità coltivati e venduti sui mercati esteri da giovani che hanno anche studiato, io vedo questo e me ne rallegro profondamente, certo le cose non cambiano velocemente, ma i numerosi  atteggiamenti e commenti disillusi  non aiutano,io mi rallegro, perché credo nel nostro Sud e nelle sue potenzialità: agricoltura e turismo (quello di qualità, che porta anche ricerca, restauri, studi) potrebbero essere le grandi gambe della ripartenza. E il fatto che una nuova generazione, più preparata e all’avanguardia, si stia avvicinando a entrambi, cercando in essi un’occupazione è un bel segnale. Certo, le cose non cambiano in 2 giorni, non è solo Virginia Raggi ad aver bisogno di tempo, in Italia.

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