Archivio mensile:gennaio 2017

Pare che gli altri paesi se ne strafreghino di queste procedure Francia ed Inghilterra in testa , solo noi dobbiamo sempre metterci il cappello del somaro ?

Pier Carlo Padoan all’Ue: “Risposta a lettera arriverà, non possono fare finta che nulla sia accaduto in Italia”

Renzi spinge per l’opzione del muro contro muro, che gli farebbe gioco in campagna elettorale. Ma una procedura di infrazione farebbe salire il costo del debito pubblico e, avverte Padoan, “sarebbe un grosso problema in termini di reputazione”. Gentiloni, per ora, continua a trattare per ridurre l’ammontare della correzione alla luce delle spese per il terremoto. Ncd: “Non voteremo interventi che introducano nuove tasse e tagli”

“Molti di noi hanno auspicato che l’Europa prendesse atto che non si può continuare come se non fosse successo niente, soprattutto in questo anno molto complicato per noi”. L’Italia non sembra avere intenzione di rompere con l’Europa sulla correzione dei conti pubblici chiesta da Bruxelles, senza la quale il Paese rischia una procedura di infrazione per mancato rispetto della regola del debito, ma chiede di fare i conti con la realtà. A chiarirlo è stato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, parlando con i giornalisti a margine dell’Ecofin. “Una procedura di infrazione sarebbe un grande problema per l’Italia in termini di reputazione, che in questi anni ha rafforzato e costruito, sarebbe un’inversione a U”, ha spiegato.

Padoan,un consiglio,se posso permettermi! Fregatene, vedrai che altri Paesi europei forse troveranno il coraggio di ribellarsi a questa assurda politica dello zero virgola! Tutti gli economisti più autorevoli dicono che la austerità non funziona, eppure siamo sempre lì allo zero virgola. Basta! Dubbi UE? Ci molli e nessuno avrà dubbi. E i terremotati avranno quanto serve loro, pure qui in Emilia! Basta coi burocrati in conflitto d’interessi e in perenne accanimento terapeutico contro noi! Gli ispettori dovrebbero essere italici in giro per UE a controllare come spendono i nostri sudati soldi.L’europa ha concesso ampi a flessibilità’ all’Italia, e i soldi del terremoto SONO FUORI DAL PATTO DI STABILITA’. QUANDO LA FINIRETE DI FARE I FURBI ?alla faccia della solidarietà!!!! e le risposte precise dagli altri stati non sempre è pretesa… sopratutto da Germania e Francia.
E noi stupidi italiani che ogni volta che succede qualcosa negli altri stati, siamo sempre pronti ad aiutare anche di tasca nostra, mentre i cugini francesi sono sempre pronti a sbeffeggiarci (vedi Charlie Hebdo) e i tedeschi ad incolparci per la loro inettitudine (vedi strage di berlino)….
Quanto sono piccolini e ipocriti!!!

Comunque Non sarebbe il caso di dare corso finalmente ai tagli VERI alle spese della pubblica amministrazione? Per una volta vediamo di fare diventare questa procedura Politicamente corretta. Senz’altro scontenteremo molti che con il loro comportamento e con piante organiche clientelari portano a casa stipendi non guadagnati, però faremo contenti e daremo fiducia a moltissime altre persone oneste, che lavorano duramente e pagano imposte, tasse e balzelli SEMPRE! E’inutile prendersela con la Commissione europea, con la Francia o la Germania, il debito è debito, l’inefficienza è inefficienza, le ruberie sono ruberie, non c’è nulla da inventare di nuovo.Il nostro debito non è colpa dell’Europa. E alla fine va onorato.Non vedo concetti difficili in tutto ciò, anche se troppe persone fanno finta di non capire

 

Share

IL GIORNO DELLA MEMORIA.

Qualche critica al diritto al ricordo.

Risultati immagini per il giorno della memoria 2017

Istituire un Giorno della Memoria significa presidiare l’oggetto di una narrazione, se non addirittura il modo in cui essa è raccontata. Tale esigenza si manifesta innanzitutto in relazione ai più grandi crimini, ed è questa la ragione che ha condotto il legislatore italiano ha fissare il 27 gennaio come data per tale ricorrenza.

Il 27 gennaio, per chi non lo ricorda, è la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, avvenuto nel 1945, settantadue anni fa. È una data-simbolo carica di evocazioni. Al contempo, però, essa ha “poco di specifico italiano”, come ha sottolineato chi ha dedicato significativi approfondimenti alla storia dell’Olocausto nella cultura italiana.Ma dal mio punto di vista.La giornata della memoria dovrebbe essere estesa a tutti i popoli perseguitati nella storia…È importante rendere memoria di quello che è stata una pianificazione della eliminazione del “diverso”; dagli ebrei, ai rom, agli omosessuali, ai disagiati psichici etc. Di rendere memoria delle leggi razziali del 1938 in Italia, ma anche di chi, nonostante i tempi, vi si oppose. Un nome fra i tanti (e mi scuso se non è possibile citarli tutti): monsignor Antonio Santin. Aggiungo turchi contro armeni ….il genocidio in Ruanda … i palestinesi in Isreale…i sedicenti islamici contro i cristiani nel mondo…..i tamil massacrati in Sri Lanka..il genocidio di Nanchino…i massacri dei cristiani alle crociate…..la strage dei catari e degli ugonotti in Francia…..solo per ”ricordare” quanto l’uomo sia miserevole..Se non la guardiamo in questa ottica.La giornata della memoria e’ il giorno piu stupido dell anno. Mentre in myanmar e’ in corso uno sterminio di massa della minoranza islamica, mentre in israele vige l apartheid, e mentre i curdi sono minacciati nei loro diritti, noi dimentichiamo tutto questo ed accendiamo per la 75esima volta i riflettori sul arcinoto olocausto degli ebrei. In alternativa potremmo parlare delle pulizie etniche subite dagli sconfitti della seconda guerra mondiale: italiani in istria, tedeschi in prussia e cecoslovacchia, e dai cosacchi in ucraina, non dico sempre, ma almeno una volta ogni 5 anni!!! E invece no! Dovremmo subirci per la ventesima volta la visione di schinderlist, unico film con piu visioni all attivo di “una poltrona per 2”.

Ok giorno della memoria, autoflagellazione collettiva, tanti interventi pubblici, qualche targa qui e la, paragoni azzardatissimi tra ieri e oggi, tante buone intenzioni e arrivata la mezzanotte finisce tutto come a natale, ci si rivede l’anno prossimo. io ho 65 anni e sono nato pochi anni dopo lo sterminio e non mi sento minimamente responsabile, e sinceramente paragonare i centri d’accoglienza con i campi di sterminio è veramente assurdo.Ma a quelli della ‘differenza abissale’dico.Avete ragione, I campi di concentramento durarono solo una manciata di anni mentre l’indifferenza alla disperazione altrui dura da decenni.E c’è un abisso tra i due target. I tedeschi se la presero solo con una etnia, mentre noi ce la prendiamo con tutte le etnie che si azzardino a far intraprendere un viaggio del genere al membro della famiglia che ha più speranza di sopravvivere e rifarsi una vita. (ovvero i giovani e forti).Accettiamo che viaggino per migliaia di km solo i malati in fin di vita senza una lira e soprattutto senza telefono.Allora si che siamo italiani brava gente.

Share

Dopo Trump, la Brexit, Erdogan, Ungheria ecc.( con Le Pen in un prossimo futuro) perchè no.. anche un Grillo con il 40% di voti ci può stare…dopo un direttorio mediatico regolerà le sorti del Paese e di democrazia si parlerà solo sui libri di storia

Il miraggio del 40%

Però il numero magico di Matteo Renzi è rimasto: 40 per cento – come lo stabiliante successo alle Europee del 2014, come il livello della diga dei Sì nella pur devastante sconfitta del Referendum del 4 dicembre 2016, e ora, come la soglia minima per ottenere il premio di maggioranza nella versione della legge elettorale licenziata dalla Consulta. Un filo di percentuali di consensi per il premier, che rende certamente non casuale la scelta del 40 per cento nella scrittura della prima versione dell’Italicum.

Vorrei dire all’DIRETTORA che la situazione politica caotica ed ingovernabile che scaturirebbe dal risultato delle prossime elezioni politiche e’ dovuta al risultato del referendum del 04 Dicembre in cui la signora e’ stata una fervente fautrice del NO. Se il SI avesse vinto oggi avremmo avuto l’Italicum che dava per 5 anni la certezza che il governo eletto durasse in carica ed un solo ramo del parlamento che legiferava, semplificando in questo modo enormemente il processo legislativo e politico in Italia.Purtroppo nella scelta degli elettori e’ prevalso l’odio piuttosto che la razionalita’ ma ora tutti ne pagheranno le consequenze.

Anziché criticare la Corte Costituzionale, che giustamente ha evitato di sostituirsi alla politica nella definizione della legge Elettorale, limitandosi a correggere quanto di incostituzionale o di impraticabile si riscontra, i giornalisti dovrebbero fare autocritica.
Ora lamentano la farraginosità derivante dal sistema elettorale per Camera e Senato paventando una contrattazione (alias inciucio) tra partiti e, addirittura, tra correnti (prima o dopo il voto ha poca importanza) per arrivare ad occupare il Potere.
Ma hanno già dimenticato la loro campagna denigratoria nei confronti di una Riforma Costituzionale che proprio questa contrattazione avrebbe annullato.

ORA tranquilli ITALIANI, siamo in Italia. Da noi si fa di tutto perché nessuno governi. Perché? Perché le mille caste di questo cavolo di paese (professionisti di ogni ordine e grado, farmacisti, tassisti, giornalisti, notai, politici, ambulanti, gestori su licenza di ogni ordine e grado, statali, professori e professoroni, ecc. ecc., insomma quasi tutti quelli che in Italia lavorano non hanno alcun interesse a che qualcuno governi veramente liberando il paese . E poi però vanno tutti in piazza a protestare e a urlare contro la casta dei politici. Che ipocriti. Con un elettorato simile non usciremo mai dalle sabbie mobili.
Per fortuna che nella vita c’è molto di più di tutto questo inutile e ridicolo teatrino.

Purtoppo,dopo la bicciatura referendaria del 4 dicembre  ci sono poche speranze che le cose possano cambiare, elezioni o no: l’unica forza politica che voglia seriamente costruire una società nuova, combattendo la corruzione e promuovendo l’eguaglianza, è il PD a guida RENZI, ma potrà fare molto poco, anche se guidasse il governo, perché avrebbe contro tutta la macchina amministrativa e burocratica corrotta, che i partiti hanno costruito ed alimentato dal dopoguerra in poi cioe l’accozzaglia del no. Al massimo potrebbero tentare di rinnovare l’Italia con una lenta rivoluzione pacifica, ma occorrerebbero almeno vent’anni per rinnovare l’apparato amministrativo, costruendo una nuova classe dirigente. L’unica speranza per un cambiamento immediato sarebbe l’occupazione da parte di uno Stato serio, come quando una parte d’Italia era occupata dall’Austria; poi si sono fatti convincere a lottare per l’indipendenza, anziché chiedere LA COMPLETA ANNESSIONE…

Comunque cari italiani le caste hanno vinto il referendum. In effetti, salvo Renzi, tutta l’accozzaglia ha sostenuto le varie caste. A queste generazioni la palude, ne abbiamo avuto una prova piu’ che evidente, piace. Vedremo nel futuro come sarà giudicata l’accozzaglia e il livello d’intelligenza del 60 % che si é fatta abbindolare….ITALIA non era meglio, piu’ lineare, se passavano le riforme? E se non si fanno le megaliste trionfera’ il proporzionale dei tempi andati …ma senza i partiti, seri, di allora. Se avessi votato no una riflessione me la farei.

Share

Sminuire e defilarsi, M5S studia come gestire l’impatto del caso Raggi sul voto

Caso Raggi, M5S studia come gestire l’impatto sul voto. Sostegno se rinviata a giudizio, via il simbolo se condannata.

Si studiano i sondaggi, si valutano le prossime mosse, cosa fare davanti a ogni scenario che potrebbe presentarsi dopo che lunedì Virginia Raggi siederà davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al pubblico ministero Francesco Dall’Olio che la accusano di aver favorito Renato Marra, fratello dell’ex capo del personale e suo braccio destro Raffaele, in carcere dal 16 dicembre 2016 con l’accusa di corruzione. Nelle stanze del Movimento 5 Stelle si ragiona soprattutto su come evitare che la vicenda Campidoglio influisca negativamente a livello nazionale. Il suggerimento che arriva ai parlamentari è un progressivo distacco dalle vicende giudiziarie capitoline per non lasciarsi travolgere.

Quello che è ormai certo è che la Raggi ha mentito sul ruolo di Marra, sempre che ci fossero stati dei dubbi, il resto lo decideranno il magistrati.
Dal punto di vista politico i grillini, da squallidi opportunisti come ormai è ampiamente dimostrato, scelgono di difendere una palese bugiarda che si è appoggiata alle conoscenze di Marra per farsi eleggere, rinnegando ancora una volta tutta la loro propaganda del passato.
Intanto alla gente che ragiona con la pancia puoi far credere qualunque fesseria che si inventano gli uomini della Casaleggio.

Come Forza Italia ai tempi del Cavaliere Rampante e gli altri partiti della 2da Repubblica
Come Berlusconi per i suoi pupilli imbroglioni, per prendere una posizione o decisione sul suo sindaco M5S deve aspettare una pronuncia della magistratura con una condanna. E spesso nemmeno bastava.
Ma il fatto già sussiste. Che Raggi abbia mentito ai magistrati, ai giornalisti, ai suoi elettori è già assodato e si vede, anzi si sente dalle intercettazioni registrate e già agli atti.
La magistratura dovrà solo occuparsi dei risvolti penali, valutare attenuanti, accettare se richiesto, un giudizio abbreviato. Ma la responsabilità e la vergogna politica ci stanno già tutte e su quelle non si deve pronunciare la magistratura. E’ la politica che deve parlare.
Qualunque sarà l’esito di un procedimento giudiziario, non potranno essere cancellate le intercettazioni dalle quali emerge che ha mentito.Altro che …. ha rispettato il codice del Movimento…..
A meno che nel codice M5S non sia tollerata la menzogna a magistrati, giornalisti ed elettori, a patto di avvisare subito Grillo & Casaleggio quando poi si viene pizzicati.

E da grullandia:Cose insignificanti? Un Movimento nuovo che si presenta a governare la Capitale per rivoltarla dopo quello che avevano combinato prima destra e sinistra e porta questa prova di se è insignificante? Quando poi lo stesso Movimento con gli stessi uomini e metodi si propone quale classe politica per dirigere l’intero Paese è insignificante? E’ insignificante che un sindaco di un Movimento che fa della trasparenza e dell’onestà la sua bandiera e alla prima prova di governo di una realtà importante poi si comporta con la stessa opacità di quelli che l’hanno preceduta
E per la neve e il terremoto ci passiamo sopra?
Per molto meno (la stronzata degli scontrini di Marino già chiusa dalla Magistratura) M5S ci ha fatto delle adunate oceaniche per chiedere le dimissioni e ci ha pure lucrato il mitico consenso preso dalla Raggi. A parti invertite, M5S avrebbe moderato i toni per il terremoto e la neve? Al contrario, e si vede dalle vostre parole, stanno proprio speculando sulla neve e sul terremoto, così come hanno fatto con i guai dei correntisti frodati dalle banche.
E non nell’interesse di terremotati o correntisti, ma solo per ottenere il loro voto.
E proprio uno come voi che sostenete gente pacata come
Di Battista, Taverna e Lombardi mi viene a dire che non è il caso di scaldarsi troppo e restare più moderati e pacati.Ma mi faccia il piacere…. diceva Antonio De Curtis , in arte Totò.

Usare la politica come mercimonio,dice il Pm a proposito di Marra in galera per corruzione .E questa è la concezione della politica da parte dei grillini,che hanno RI assunto gli uomini legati a mafia capitale,da Marra a Muraro a parentopoli.Per la commisione mafio-politica che sta amministrando Roma,la capitale è una mangiatoia per il sistema.E Roma la vittima di tanta illegalità,corruzione, truffa incapacità e inettidudine targate M5s.

A non vi risulta ,eccome,che la Muraro è indagata assieme agli IMPUTATI di mafia capitale,i peggiori,fiscon,cerroni PANZIRONI,consocio della Raggi e ancora in galera per mafia capitale.Grazie so prattutto a Fiscon ,la Muraro era la zarina dei rifiuti sotto Alemanno.Andatevi a leggere gli atti giudiziari,Marra era EMARGINATO con Marino,il lotta contro mafia capitale.Di Alemanno MARRA invece era fedelissimo,ma lo è diventato ancor più con la Raggi,tanto da essere soprannominato il vero sindaco di Roma.Ora che si trovano indagati faccia a faccia voglio vedere cosa spiattellerà Marra in faccia alla Raggi come ha già minacciato in un’intercettazione agli atti giudiziari.Marra in galera,la sindaco Raggi indagata per reati gravissimi ,l’assessore Muraro indagato con imputati di mafia capitale fanno di Roma la città più malfamata e peggio amministrata d’Italia.E’ una situazione unica che non trova riscontri in nessun’altra città d’Italia,è la catastrofe di Roma e i romani ,vittime di queste illegalità e corruzione grilline.

Sminuire e defilarsi.Vero! se notate su questa vicenda i grillini non commentano (salvo qualche sempliciotto); sono sotto traccia su ordine del Sommo Comico ……. tutti zitti, zitti, buoni, buoni.

Poi nascondendosi dietro l’anominato perche sono dei codardi vigliacchi,e via con una montaggna di offese, questo e il loro sistema di informare di proporre di confrontarsi con altre idee o proposte,parlo del webeti,e se per caso gli incontri per strada non sono nemmeno capaci a confrontarsi faccia a facci ,scappano sti codardi e vigliacchi,mentre i loro politici teleguidati parlano solo con slogan studiati dalla setta casaleggio & c,o con bufale inventate dal comico grillo, come se l’ italia fosse una piazza o testro dove fare quatro risate.

povera ITALIA se a governare andranno questi COGLIONI.

 

 

Share

La scissione Pd non è più un tabù. Le manovre di Emiliano e D’Alema

Partito democratico, la scissione non è più tabù: listone a sinistra guidato da Emiliano. Sabato l’iniziativa di D’Alema.

Mmmmh … il meglio del meglio riunito in una roba che si chiama ‘La Cosa’. Tipo il film dell’orrore. E poi ci mancava un altro partito di sinistra, non bastavano: (1) Sinistra Italiana, 2) il Partito Comunista dei Lavoratori, (3) il Partito dei Comunisti Italiani, (4) Comunisti Italiani, (5) Rifondazione Comunista, (6) Futuro a Sinistra, (7) la Federazione dei Verdi, (8) il Partito Socialista Italiano, (9) Possibile. Me ne sono perso qualcuno? Dai che se fanno uno 0,5% a testa, tutti insieme arrivano al 5% (con ‘La Cosa’ naturalmente). Ah no … giusto: sono così ideologici e litigiosi che non riescono neppure a fare fronte comune tra loro.
Cari D’Alema, Emiliano e Speranza: ciaone proprio. Mi era sfuggito che PdCI ha cambiato nome in CI. Ma mi ero dimenticao che ora sta per nascere “Campo Progressista” (Boldrini-Pisapia). Chissà poi se Cuperlo riuscirà a resistere alla tentazione di crearne uno suo.Brucia eh? Suvvia,cari estremisti della cadrega (poltrona) non vi deprimete. Per tirarsi su, fondate anche voi un altro partito di sinistra. Così si mette insieme agli altri e fate il 5,5%. Cavolo ce pure landini con la sua Coesione Sociale, e magari ci riprova anche Ingroia a fare una Rivoluzione civile 2.0.Più che “La cosa” questo movimento lo chiamerei “Federazione delle cose” sarebbe la buona volta che D’alema e speranza testino il numero di voti che riuscirebbero a raccogliere, facendo un partito nuovo da zero.
Tanto a sinistra sono bravissimi a criticare ma quando si tratta di mettere insieme un programma comune ognuno per la sua strada

Poveracci,nostalgici dei vecchi tavoli di confronto dove alla fine si alzano con ognuno una propria idea e niente di fatto,Perdenti che non si rendono conto di esserlo.Allegri che se vi impegnate forse il 3% lo raggiungete…..però dovrete lavorare proprio tanto, auguri.

Penso che questa rinnovata voglia di scissione dipenda molto dalla decisione della Consulta. Le liste bloccate vengono confermate e con Renzi Segretario la possibilità di una ricandidatura per la Sinistra Dem si va molto affievolendo. Temo che sia sopratutto un problema di poltrone.

Già,ma e con una cosa del 3- 8% che ci fanno, se rifiutano di interloquire con Renzi?
Pensano di scavalcare Renzi e trovare punti di accordo con Grillo che nel frattempo tratta un accordo sottobanco (da tirar fuori solo all’ultimo momento, come ha fatto con Alde) con la lega di Salvini?

Bersani ed altri continuano a pensare che il pericolo in Italia sia Renzi e non l’asse Grillo-Salvini.
Sono talmente acceccati dall’odio contro Renzi, che sono perfino disposti a consegnare l’Italia all’estrema destra. Se non è masochismo questo!

Share

Davigo, lo vuoi scegliere tu chi fa il giudice? Pensa alle parole di Canzio e dicci qualcosa nel merito invece che alzare cortine fumogene!

Anm contro il Governo. Piercamillo Davigo attacca: “Governo non può scegliere i giudici, vulnus a nostra indipendenza”

Per la prima volta l’Anm non ha preso parte all’inaugurazione dell’anno giudiziario presso la Corte di Cassazione. Al Palazzaccio erano presenti il capo dello Stato Sergio Mattarella, il premier Paolo Gentiloni, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, i presidente delle Camere Laura Boldrini e Piero Grasso, ma per la prima volta l’Associazione Nazionale Magistrati ha deciso di disertare per protesta contro l’esecutivo. Piercamillo Davigo guida la protesta e nel corso di un’affollatissima conferenza stampa sferza il Governo.

C’erano tutte le più alte cariche dello stato e il nostro dice che non è uno sgarbo istituzionale. Non dice una parola sull’analisi di Canzio. Fa le barricate sullo slittamento della pensione per un pugno di magistrati. Cosa c’entri ciò con le sedi disagiate e l’amore nei confronti dei giovani magistrati è un mistero. La cosa più prosaica è che se se ne vanno 18 alte cariche si aprono altrettante carriere. Uno degli eroi di mani pulite che scende così in basso!sarebbe ora di smettere di definire “eroi” i protagonisti di mani pulite.

Consideravo Davigo una persona seria e intelligente , ma mi sembra che si stia troppo calando nella parte del Sindacalista !!!
Il Governo ha semplicemrnte detto che anche i Magistrati (non parliamo di “Casta” , dovrebbero andare in pensione 3 anni prima, come tutti i normali dipendenti pubblici, operai e roba varia …
E su questo non ci trovo nulla di strano , logico che andando in pensione i pensionati ci smenano qualcosa . a parte la eventuale “perdita di prestigio” …
Ma a Davigo e ai suoi Colleghi evidentemente interessa più il “Vile denaro” .
E questo mi dispiace molto.
I Magistrati già godono più di quello che tutto il resto della popolazione italiana nemmeno se li sogna, quindi preferirei che non si “allargassero” troppo . Mi sembra più che sufficiente quello che già hanno …

Ma qui si parla come sempre di interessi economici corpporativi. Cosa c’entra la giustizia, il governo tutte le altre amenità di questo magistrato estremista? Il segreto è andare tutti in pensione con la carica più alta possibile e quindi con la pensione più……adeguata.Aggiungo: carica più alta possibile raggiunta in base a criteri di anzianità e non di merito.Per quanto mi riguarda questo è un altro ambiente dove ci sarebbe bisogno di fare tabula rasa di tutti i residui di questi primi 70 anni di repubblica, per poi ricominciare da capo.Possibilmente i suddetti residui andrebbero eliminati in un modo che sia educativo per coloro i quali verranno dopo.

Sembrerebbe che la pessima qualità della giustizia italiana dipenda sempre e solo dalla politica, i Magistrati i più strapagati d’Europa sono verginelle senza nessuna macchia, hanno invaso letteralmente il campo della politica, l’Europa ci ha bacchettati per l’eccessiva presenza di Magistrati scesi in politica che usufruiscono di norme come porte girevoli che gli consentono di uscire e rientrare a piacimento. Ora vorrebbero ancora più potere, io penso esattamente il contrario andrebbero rimessi nei giusti binari e sopratutto andrebbe eliminato un grado dei processi, di livelli ne abbiamo 3 più TAR e giustizia europea, ormai troppi processi vanno in prescrizione, i 3 gradi sono un costo insostenibile e non migliorano la qualità delle sentenze, solo i ricchi si possono permettere tutto questo ambaradan, come in tutta Europa bisognerebbe semplificare e rendere più veloce l’iter giudiziale.

 

Share

Non riescono a capire che l’Italicum ERA per un sistema monocamerale, non bicamerale.

 

Pier Luigi Bersani: “Non mi bevo qualsiasi legge elettorale perché dobbiamo votare”

Il buon vecchio Bersani fiuta il vento.che. soffia in europa e nel nordamerica e teme una batosta senza precedenti. Chissa se per una volta ci prende. Sull’italicum incostituzionale che tutto il mondo ci doveva copiare ci ha preso.

“Bersani, l’aria che tira nel mondo inizia a soffiare anche qui anche grazie alla mediocrità politica che hai dimostrato in questi anni”?
Le ho riproposto il Suo intervento pari pari, per darle modo di riflettere su quanto ha detto. Praticamente il “trumpismo” (questa è l’aria che tira nel mondo) italiano (cioè Salvini,Grillo e Meloni) si sarebbe innervato in Italia per colpa anche tua caro Bersani?

Mi spiace doverglielo scrivere, ma sono anche non ragionamenti come questi che generano le difficoltà nelle quali siamo. Facciamo, tutti, uno sforzo per uscire dai nostri pregiudizi (facili e dei quali andiamo fieri), per ragionare con più profondità e senso critico. Il 60% che ha votato No non contiene “il peggio che c’è in Italia”, come non lo contiene quel 40% che ha votato SI. Anche perchè, se fosse vero, il 60% degli Italiani sarebbe “il peggio”, e non si tratterebbe di una bella statistica. Perche mi chiedete!col no cosa abbiamo ottenuto, due Camere lente, frequentate da molti incapaci e da squallidi Signorsì. E, a fianco del Parlamento una burocrazia inetta, incapace, ma imbattibile perchè di fatto più potente del Potere Legislativo e di Governo. Proprio per questo penso che si sia buttata via l’occasione per riformare lo Stato. Il perchè si sia buttata via l’occasione, e la responsabilità di questo richiede una analisi onesta intellettualmente, e probabilmente le valutazioni alle quali arriveremo saranno diverse, ma per Dio, ragioniamo!

La Consulta ha bocciato quella parte dell’Italicum – IL BALLOTTAGGIO – che non può essere applicata in un sistema a bicameralismo paritario come il nostro; fosse passato il referendum, e quindi ABOLITO il bicameralismo paritario, l’Italicum avrebbe funzionato benissimo e non sarebbe stato modificato dalla Consulta.INOLTRE la Corte ha lasciato intatta la parte sul premio di maggioranza, che i signori del NO davano per scontato fosse incostituzionale. Della serie quelli del NO ci capiscono molto di Costituzione…

Ora si va a votare col sistema che hanno fortemente voluto. Troppo comodo parlare così, lui il Bersani e l’accozzaglia. E ribeccatevi anche i nominati, dai quali lui sarà escluso, giustamente.

Questo è il frutto fetido del referendum. il fatto che abbia vinto il no non vuol dire che sia stata la scelta migliore ma solo quella della maggioranza che in molti casi non ha votato sulla riforma ma su altro. Io rispetto il risultato del referendum (come la Brexit e l’elezione di Trump) ma, proprio perchè la rispetto, mi sembra corretto tornare alla prima repubblica deglli inciuci che tanto piacciono a noi italiani.

Peccato che Bersani voglia fare il Frontline lui, quello che ha usato lo smacchiatore sul giaguaro ed e’ finito preso a calci nel sedere da Crimi, un autentico recordman, bando alle chiacchiere, si riparte dal 40% di Si al referendum, non dall’ accozzaglia del No.La Corte ha dichiarato che i principali argomenti contro la riforma costituzionale cioè il premio di maggioranza, i capolista bloccati, le candidature multiple, sono costituzionali. Avete imbrigliato gli italiani affermando che si doveva bocciare la riforma che per il combinato disposto con l’italicum avrebbe introdotto il fascismo in Italia.
Ora la Corte afferma che tali pericoli non c’erano, facendo venire meno i principali argomenti contro la riforma e palesando il vostro imbroglio.

Ora più che di potere fine a se stesso nel caso di Renzi parlerei di potere finalizzato al fare ed è questo che spesso “disturba” in quanto fare spesso vuol dire cambiare.
Il concetto di potere fine a se stesso penso sia da attribuirsi a chi pur di poterlo esercitare (e poterne beneficiare) si accontenta dell’opposizione limitandosi a criticare chi governa, e buona pace se il Paese va a rotoli. Non penso che Bersani , D’Alema e “sinistra PD” siano estranei a questo mio modo di vedere le cose.

Bersani, credo che chi debba decidere se votare o no sia il popolo Italiano.Bersani non sarebbe ora di preoccuparsi dei problemi della gente invece della legge elettorale e dei problemi di voi politicanti??? dopo 4 anni vorresti fare qualcosa di sinistra?? troppo tardi.

PS: Sono considerazioni del tutto inutili ma. In questo Parlamento manca la volontà politica di fare una seria legge elettorale. Ciascuna forza politica vorrebbe la legge elettorale che risulta più conveniente (o meno dannosa) in base alle stime dei sondaggi elettorali. E così il vecchio Italicum andava benissimo al M5S, che invece difficilmente potrà governare con qualsiasi altro sistema elettorale che non preveda ballottaggio. Centristi, FI, e Sinistra Italiana vorrebbero il proporzionale, perché è l’unico sistema che consentirebbe loro di non essere penalizzati come numero di seggi e di contare ancora qualcosa nella formazione di un governo. Ma vogliono anche arrivare a scadenza di legislatura, perché al momento la loro forza elettorale non è alta, e sperano in un anno di guadagnare qualcosa. Soprattutto FI, che vorrebbe ripetere l’operazione Monti, quando riuscì a scaricare l’impopolarità di quel governo tutto sulle spalle del PD. Lega e maggioranza renziana del PD vogliono il Mattarellum, che gli consentirebbe di prendere un po’ di seggi in più rispetto al proporzionale e, nel caso della Lega, di essere forza trainante del cdx. La minoranza PD vuole andare a fine legislatura perché spera di battere Renzi al congresso che si terrà in autunno. Sanno che se Renzi rimane segretario sarà lui a gestire le liste per le candidature, e quindi molti di loro verrebbero segati.

Stante così la situazione non ci sono le condizioni per modifiche sostanziali alle leggi lettorali uscite dalle sentenze della Consulta.
Andare a fine legislatura servirà solo a fare melina, consentire ad alcuni parlamentari di tirare il maxistipendio fino alla fine, e ad altri di conquistare il diritto al futuro vitalizio.Questa e la mia lettura del attuale situazione politica italiana.SALUTI.

Share

Questa persona vive in funzione di un odio parossistico nei confronti del concittadino Matteo Renzi.C’e’ qualcosa di personale.

Dopo la Consulta mancano delle scuse.La prima cosa che Matteo Renzi e il Partito Democratico avrebbero dovuto fare stamani sarebbe stato chiedere scusa agli italiani. Chiedere scusa per l’incompetenza, l’approssimazione, la furbizia con cui hanno confezionato una legge elettorale che è fuori dalla Costituzione.

Non siamo d’accordo su nulla di quanto scritto dall’articolista. Occorrerà leggere la sentenza per conoscere le motivazioni addotte in merito all’incostituzionalità del ballottaggio (voluto, tra l’altro, da altri e non da Renzi) e come si pone questa valutazione rispetto alla legge di elezione dei Sindaci dove è prevista la regola del ballottaggio.

Perciò:L’autore dell’articolo abbia almeno l’accortezza di aspettare le motivazioni della sentenza della Consulta. E’ molto probabile che la bocciatura sia dipesa dall’emendamento imposto dalla MINORANZA PD che faceva valere il ballottaggio soltanto per la camera e non per il senato! Sono senza parole sulla superficialità di questi crociati del NO.La consulta ha tolto il ballottaggio perchè sono rimaste 2 camere dopo il referendum. Era impossibile fare un ballottaggio per una camera sola.
Il fatto poi che l’autore veda come un’attentato alla democrazia un premio di maggioranza che garantisca governabilità e preferisca gli inciuci proporzionali, è un’opinione.

Perciò ciò che viene detto da uno lottizzato che da quando è diventato paladino anti-renziano gli hanno pure confezionato una bella rubrica in Rai….e solo fuffa merda carta straccia.
Questo è un campione della intellighentia super-democratica attuale. Tutti però ben coperti e silenziosi quando a fare carne da cannone con i diritti degli italiani erano certi personaggi oscuri di nome Monti ad esempio e solo perché a reggere il sacco di questa gente c’erano i loro mentori politici.
Allora nessun Montanari del caz.zo lo vedevi in prima linea per fermare col proprio corpo le leggi criminali che si sono perpetrate ai danni dei più deboli.
Bravo Tommaso bravo…. continua così. In fondo ti ringrazio di tanto attivismo almeno so che quando ti vedo in TV mi rimane sempre la possibilità di cambiare canale per non ascoltare i tuoi vaneggiamenti….
A proposito…. quanto ti danno (a spese anche mie) per inserire nelle tue trasmissioni i tuoi abituali attacchi a Renzi anche quando si parla di storia ad esempio? Vorremmo saperlo perché trovo singolare che tu possa utilizzare uno spazio pubblico… non tuo ma in coabitazione con chi paga il canone, per portare le tue bordate politiche unidirezionali sicuramente non pertinenti col contesto e non richieste.

Questa persona vive in funzione di un odio parossistico nei confronti del concittadino Matteo Renzi.C’e’ qualcosa di personale.Il suo parere sulle questioni esposte qui sopra vale quello di Buffon o della Pausini.L’altro giorno in televisione doveva discutere dell’opportunita di far pagare l’accesso ai beni artistici e culturali.Ha espresso il suo parere,naturalmente contrario,con motivazioni che neanche uno di Potere Operaio degli anni 70 avrebbe azzardato,poi si e’ lasciato andare a un paio di frasi contro la riforma della scuola.Due giorni fa su Repubblica un articolo dello stesso tipo sull’insegnamento delle materie umanistiche nelle scuole.Ma faccia il suo lavoro e basta.

Al giornalaio dico che la prima cosa che deve fare lei è chiedere scusa ai lettori, ha scritto le stesse cose anche per le altre leggi elettorali o la sua acrimonia la riserva tutta a Renzi mi sembra possa esserci qualcosa di personale vista la sua non obbiettività.Esempio: Sig.Montanari, ce l’ha ancora con Renzi per aver stoppato la sua nomina di assessore regionale della Toscana?, e poi, perchè con la riforma della sovraintendenza il suo ruolo è stato di molto ridimensionato.Mi fanno ridere, poi, quegli esponenti di partiti minori , come la sinistra pd o il movimento di D’Alema a cui è iscritto Montanari, che propugnano un sistema proporzionale puro, apparentemente per evitare uomini soli al comando, in realtà, dato che non hanno i numeri per vincere e prendersi premi di maggioranza, per condizionare con le loro misere percentuali i governi e le maggioranze di governo.Vergognosi.

Il pd a guida  Renzi è ancora il primo partito, e a prescindere chi vinca o meno, il pd di a guida renzi è per un sistema maggioritario, la sinistra minoritaria pd è per un sistema che le garantisca di rimanere in vita. Le liste le fa il segretario di partito , e con l’attuale sistema dei capilista bloccati ( a proposito Bersani non diceva che era incostituzionale?) per molti esponenti della minoranza pd la vedo dura ritornare in parlamento.

In realtà mancano le scuse di chi, avendo votato no solo per cacciare Renzi, adesso ci costringe a rifinanziare le province, ad avere una sanità che offre servizi diversificati a seconda delle regioni, a tenerci 300 senatori in più, a tenerci il CNEL, a disquisire non si sa ancora per quanto sulla migliore legge elettorale …… a proposito ma non si doveva rifare in 15 giorni? Dott. Montanari, Totò avrebbe detto: … ma mi faccia il piacere!!!

PS: Montanari dovrebbe chiedere scusa ai lettori e cospargersi il capo di cenere e debba andare a leggersi il dispositivo della sentenza visto che le sue tesi sono completamente sbugiardate dalla consulta tenuto conto che sosteneva che i capilista bloccati e il premio di maggioranza fossero incostituzionali. Il pronunciamento che Montanari si deve leggere conferma in pieno la tenuta costituzionale della legge elettorale e non la sua incostituzionalità.. Infatti resta in piedi il premio di maggioranza e sopravvivono perfino le pluricandidature ed i capilista bloccati. Giustamente è stato eliminato il ballottaggio, possibile per una camera sola ma di impossibile applicazione per per due camere, visto che una avrebbe avuto il doppio turno e’altra no. Il Pd ha fatto la proposta del mattarellum. Se non passa ci sono le condizioni per andare a votare così. Alla faccia di Montanari e della sua rabbia repressa. Quindi nonostante lei, Il futuro, prima o poi, torna. A noi il compito di costruirlo, non solo di aspettarlo.

Share

P. C. Davigo avrà un travaso di bile in corso. E forse anche Travaglio non si sente troppo bene.

Apertura anno giudiziario, il presidente Canzio tira una bordata ai “processi mediatici” “Basta fughe di notizie, provocano distorsioni”

 

“Merita di essere presa in seria considerazione la proposta di aprire talune, significative finestre di controllo giurisdizionale nelle indagini, piuttosto che prevedere interventi di tipo gerarchico o disciplinare”. Questo uno dei passaggi salienti della relazione per l’apertura dell’anno giudiziario del Primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio che critica anche le indagini “già di per sè troppo lunghe” e le “distorsioni del processo mediatico” favorite anche dalla “spiccata autoreferenzialità” di taluni pm.

Troppo spesso l’opinione pubblica “esprime sentimenti di avversione” per alcune decisioni di proscioglimento o anche di condanna, se ritenute miti, pronunciate dai giudici nei casi ad alto rilievo mediatico.

Da qui “una frattura fra gli esiti dell’attività giudiziaria – sottolinea il primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio – e le aspettative di giustizia, a prescindere da ogni valutazione circa la complessità dei fatti, la validità delle prove, i principi di diritto applicati, le garanzie del processo, la tenuta logica della decisione”.

A breve arriveranno le immancabili reazioni stizzite dell’ANM e del Fatto Quotidiano.

“Basta fughe di notizie”. Finalmente ho sentito dire una cosa seria, spero che anche eventuali provvedimenti siano altrettanto seri. Il diritto di cronaca va garantito ma non a scapito delle indagini o basato solo su pettegolezzi. I Cittadini devono essere informati, a tempo debito, e non “utilizzati” dai media per influenzare l’opinione pubblica o gli inquirenti.Tempi duri per Travaglio.L’altro ieri hanno revocato l’indulto a Ciancimino, e l’hanno arrestato.Ieri si é saputo che la Procura di Roma chiede il rito immediato per la Raggi.E oggi, l’Anno Giudiziario si apre con una bella ramanzina ai suoi “protetti soffiatori”.Mala tempora currunt, per l’ “oggetto sociale” del FQ..

Finalmente dall’alta magistratura si batte un colpo contro i pm che spiattellano ai giornalisti le inchieste passando verbali di interrogatorio e intercettazioni telefoniche.Troppo educato Canzio per non aver dato una bordata anche alle Tv e soprattutto a RAIUNO. Che oltre a fare processi mediatici dalla mattina, al pomeriggio e alla notte, ammannisce cadaveri putrefatti realmente e virtualmente se sono “missing”. Lasciamo perdere Mediaset, ma l’ammiraglia Rai è uno sconcio. La vita in diretta apre ogni giorno con “gli aggiornamenti dei delitti” che non sono aggiornamernti ma remake dei remake. Programmi che costano pochi gettoni di presenza a esperti e opinionisti. Quest’anno la RAI ha beccato parecchi miliardi con il canone in bolletta. Serve per inpinguare i portafogli dei dirigenti, perchè i palinsesti non cambiano. Che orrore e che vergogna!

Non avevo dubbi che ci siano ancora persone perbene e capaci nella magistratura, nella relazione vengono fuori le criticità di un eccesso di protagonismo di certi PM che usano le vicende giudiziarie per vetrina personale, troppi magistrati in politica ce lo rileva l’Europa, troppe sentenze incoerenti in totale scollegamento rispetto alle iniziali valutazioni di merito, non si può condannare in primo grado uno come De Luca chiederne anche la custodia cautelare e poi assolvero con formula piena in appello, troppi fascicoli aperti su reati dubbi con accuse creative, troppe rimesse in libertà per delinquenti incalliti per semplici vizi di procedura, una giustizia costosissima e poco efficiente è un boomerang contro la magistratura. Anche la politica deve adeguarsi il reato di clandestinità è una pratica controproducente, il soggetto perseguito ha l’obbligo di rimanere per la durata di tutti i livelli di giudizio, quindi di fatto viene autorizzato a circolare liberamente, con costi enormi per i legali di ufficio tutti a carico dello stato, quindi si ingolfa la giustizia inutilmente, solo per il vantaggio politico di Bossi e Fini che si inventarono questa procedura dannosa per le casse dello stato e controproducente per l’espulsione del clandestino.

Share

Chi scalpita per il voto anticipato

Ora che la Corte Costituzionale gli ha messo in tasca la carta di riserva di un nuovo Italicum immediatamente applicabile, senza il ballottaggio e con le unghie tagliate ai capilista candidati in più posti, che ora dovrebbero fare i conti col sorteggio, Matteo Renzi si è messo a preparare un intervento forte all’appuntamento di sabato a Rimini con gli amministratori locali del Pd.

Sarà peraltro un sabato politicamente affollato. Nello stesso giorno, a destra il leghista Matteo Salvini e la sorella dei Fratelli d’Italia Giorgia Meloni hanno organizzato una manifestazione per le elezioni subito, cui Silvio Berlusconi, pur non volendole presto, ha dovuto rassegnarsi a fare andare qualcuno di Forza Italia per non aggravare i rapporti già a pezzi col segretario del Carroccio. A sinistra invece Massimo D’Alema parteciperà ad un incontro romano fra i comitati referendari del no alla riforma costituzionale, che vorrebbero rifesteggiare la vittoria del 4 dicembre e tradurre quel no in un sì alla costruzione di un nuovo centrosinistra. Che però, secondo D’Alema, sarebbe incompatibile con la permanenza di Renzi alla guida del partito, per cui il congresso, se non fosse anticipato dalle elezioni, dovrebbe servire a cacciarlo via. Ma l’ex sindaco di Firenze non ha naturalmente voglia di favorire anche questa ritorsione del rottamato.

In attesa del discorso di sabato ai sindaci piddini, Renzi ha fatto sapere di essere “molto soddisfatto” del verdetto dei giudici costituzionali, e deciso a non subire “la melina” di chi, fuori e dentro il suo partito, vuole ritardare le elezioni per cucinarlo ben bene, come vuol fare appunto D’Alema con quelli che ancora lo rappresentano in qualche modo, o ne seguono gli umori, nei gruppi parlamentari del Pd. L’alternativa, per il segretario del partito, è fra il ritorno al sistema elettorale prevalentemente maggioritario che porta il nome latinizzato del presidente della Repubblica, Mattarellum, o il voto alla Camera con l’Italicum corretto dalla Corte Costituzionale – e da questa indicata esplicitamente come agibile, tanto per non lasciare dubbi – e al Senato col vecchio Porcellum, anch’esso cambiato dai giudici del Palazzo della Consulta e ora chiamato infatti Consultellum.

È significativo che la posizione di Renzi sia stata fatta propria e spiegata in una intervista, subito dopo il verdetto della Corte Costituzionale sull’Italicum, dal capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato, della corrente del ministro Dario Franceschini. Su cui invece gli avversari interni di Renzi scommettevano sino a ieri per fermare il conto alla rovescia verso le elezioni entro giugno.

Un altro su cui nel Pd gli avversari di Renzi speravano e forse ancora sperano di fare breccia è il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, per quanto ne deprezzino il governo come fotocopia del precedente. Ma fonti bene informate garantiscono che Gentiloni abbia poca voglia di preparare in autunno una difficilissima e impopolare legge finanziaria, o come diavolo si chiama, le cui misure entrerebbero in vigore all’inizio del nuovo anno, quando cioè si sarebbe ormai a poche settimane dalle elezioni alla scadenza ordinaria della legislatura. E la poca voglia di Gentiloni di diventare la vittima tombale di elezioni ordinarie comincia ad essere compresa anche al Quirinale.

Se il cosiddetto Mattarellum, sperimentato a vantaggio sia del centrodestra sia del centrosinistra fra il 1994 e 2001, non ce la facesse a tornare per l’opposizione dichiarata di Silvio Berlusconi e quella non dichiarata ma sostanzialmente condivisa anche dalla solita parte del Pd che dice una cosa e in realtà ne fa o ne persegue un’altra, con la nuova versione dell’Italicum e il Consultellum-ex Porcellum il Parlamento tornerebbe ad essere eletto di fatto col sistema proporzionale della prima Repubblica, forse troppo ingiustamente odiata. Le due leggi pertanto sarebbero molto meno lontane o disarmoniche delle apparenze lamentate da chi preferisce votare il più tardi possibile.

È vero che l’Italicum nella versione corretta dai giudici costituzionali ha perso il ballottaggio, ma ha conservato un vistoso premio di maggioranza perché nel primo e unico turno di elezioni la lista che dovesse raggiungere il 40 per cento dei voti si prenderebbe quasi il 55 per cento dei seggi della Camera. È anche vero però che, nelle condizioni attuali, nessun partito da solo riuscirebbe a raccogliere il 40 per cento, nonostante le sbruffonate dei grillini in queste ore. Pertanto, non potendo essere assegnato il premio di maggioranza, anche i seggi della Camera finirebbero distribuiti col sistema proporzionale. Che sulla carta permette alle forze politiche di definire le proprie alleanze di governo dopo e non prima del voto.

Ma anche qui bisogna essere onesti e raccontare bene le cose. Non è vero che nella prima, disprezzata Repubblica le alleanze si facevano alle spalle degli elettori, dopo avere svuotato le urne. La Dc, che era allora il partito centrale, le sue alleanze le perseguiva alla luce del sole prima delle elezioni. Dalla stagione del centrismo si passò, per esempio, al centro-sinistra nel 1993 dopo un congresso democristiano convocato proprio per questa scelta e un turno elettorale.

Chi rivendica esplicitamente il diritto di fare le alleanze solo dopo le elezioni è ora soltanto Grillo, rifiutando per principio accordi con altri. Pertanto, se gli dovesse davvero capitare di portare il suo partito in testa alla classifica elettorale, ma senza la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari, delle due l’una: o non potrebbe governare o per governare dovrebbe scegliere solo dopo le elezioni, e quindi alle spalle dei suoi elettori, gli accordi o le combinazioni necessarie a conquistarsi la fiducia parlamentare. Chiaro?

Non è infine detto che l’Italicum, nella versione uscita dal verdetto della Corte Costituzionale, per il fatto di prevedere il ballottaggio solo tra le due liste più votate, non possa ugualmente produrre coalizioni e un effetto maggioritario. Fatta eccezione per il solito Grillo e la sua orgogliosa solitudine, o “diversità” di berlingueriana e paradossale memoria, essendo la buonanima di Enrico Berlinguer e il comico genovese due figure imparagonabili, sia il Pd sia Berlusconi potrebbero aprire le loro liste a candidati di altri partiti e diventare appunto coalizioni. Delle quali almeno una, quella del Pd, avrebbe forse anche i numeri per l’assegnazione del premio di maggioranza col raggiungimento della soglia del 40 per cento dei voti.

Il già citato capogruppo piddino della Camera, Rosato, non a caso ha detto, parlando del suo partito: “Nessuno vieta che non si possa fare una lista aperta ad altre forze ed esperienze della sinistra”. Allude a Giuliano Pisapia, l’ex sindaco post-bertinottiano di Milano?, gli è stato chiesto. “Proprio a lui”, ha risposto il capogruppo di Montecitorio.

Forse Rosato è troppo ottimista, essendo la sinistra ancora più spappolata del centro. Ma la sua è, quanto meno, una ipotesi di scuola. Come potrebbe tornare ad esserlo quello che fu il centrodestra se Silvio Berlusconi, peraltro in attesa paralizzante del verdetto della Corte di Strasburgo sui suoi ricorsi contro lo stato di incandidabilità in cui si trova, rinunciasse a pensare che dalle parti di quella che fu la sua coalizione le carte debba darle soltanto lui.

PS:Direi che la possibilità di fare una nuova legge non ci sia, immagino quindi che si voterà prima dell’estate, con questo sistema.

Ognuno correrà per sé, tranne Fratelli d’Italia e Lega che andranno in coalizione per far scendere al 3% la soglia di sbarramento nei collegi regionali del Senato.

La battaglia tra Pd e 5 Stelle (con questi favoriti) sarà per chi prenderà più voti e otterrà quindi il mandato da parte del capo dello Stato a cercare una maggioranza.

Poi bisognerà vedere se Salvini e Meloni dopo le elezioni daranno i voti a Grillo (io immagino di sì), o se Pd e Forza Italia si metteranno d’accordo.

Comunque, in ogni caso saranno mesi di campagna elettorale ad alto tasso di demagogia. Auguri a tutti noi. Ne avremo bisogno.

Share