Archivio mensile:giugno 2017

La tassa sulle fesserie ci farebbe ricchi anche perchè in questo Pease tutti, compresa Confindustria, spiegano agli altri il loro mestiere prima ancora di aver imparato come fare bene il proprio.

Il leader di Confindustria Vincenzo Boccia: “Con una tassa sulle fesserie risolveremmo il problema del debito pubblico”

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I nostri confindustriali non devono nè possono fare politica industriale, che spetta eventualmente al governo. Fanno le loro scelte in base alla sostenibilità economica delle loro imprese. Il problema è che manifestamente lo fanno male. Un altro vezzo di questo Paese, che sembra vederla partecipe, consiste nell’attribuire le responsabilità delle decisioni controverse ad altri piuttosto che a chi le ha prese.

Si  quelli che hanno accesso ai media, qualunque “lavoro” facciano, parlano sostanzialmente in qualità di “avvocati azzeccagarbugli”, non sanno le cose ma sostengono le tesi di questo o quel gruppo di interessi e, facendo solo propaganda, sono costretti ad arrampicarsi sugli specchi risultando ridicoli a tutti quelli che hanno un minimo di senso critico. Dov’è allora il problema?
Semplice: quanti sono quelli che hanno voglia di fare il proprio dovere di cittadini e interpretare con SENSO CRITICO i discorsi che gli vengono propinati? Ecco perchè, secondo me, prevalentemente si sentono dire fesserie e la più grossa è quella di non chiarire bene alla popolazione che se le cose vanno come vanno (male) è colpa soprattutto sua (che basta che senta un qualunque pifferaio che passa…)

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Per scrivere un articolo così…Dev’essere stata veramente roba buona..ahahahahahah

Nessuno può ridere. Catastrofe M5s, emorragia del Pd soprattutto nelle zone rosse, calo di Forza Italia nel centrodestra a trazione leghista.

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Beh Degli Angelis prende sempre roba buona.Mica è un giornalista qualunque, lui è….Degli Angelis.”Catastrofe M5s, emorragia del Pd soprattutto nelle zone rosse, calo di Forza Italia nel centrodestra”… ho capito, i voti li ha presi tutti De Angelis…. ma quanto aveva in aritmetica…. sottozero?

Topolino da i numeri a lotto su un campione nazionale che non rispecchia Milano, Torino, Roma Napoli e altre grandi citta’ e sul quale non si possono estrapolare dati politici che l’unica cosa che dicono palesemente e’ il tracollo m5S e il successo al momento della lista di centro destra a Genova, sulla spinta della regione e un candidato sindaco sponsorizzato da Dalema e art.1.Intanto il FMI rivede la crescita italiana all’1,3 grazie alle riforme avviate dal governo precedente e questo attuale che poco a poco stanno manifestando i loro effetti positivi.Secondo precedenti articoli di Topolino e Minnie di quattro mesi fa per il pd queste elezioni amministrative sarebbero state una disgrazia e per questo Renzi voleva votare addirittura a giugno per evitare il contraccolpo, adesso il prossimo mantra che e’ rimasto dopo i ballottaggi di cui molti saranno appannaggio del centrosinistra, sara’ la Sicilia che pero’ dopo Palermo e i casini dei 5s che vedrete nei prossimi giorni non e’ poi piu tanto sicura per i grillini sopratutto quando i baccaloni capiranno che al posto di reddito per posta solo per essere nati otterranno un bel vaffa da Di maio e compagni. Pisapia sta facendo sforzi disumani per liberarsi dal guinzaglio degli scissionisti , insomma la tela e’ larga e il lavoro che raggelera’ definitivamente la direttora e i suoi centurioni e’ solo all’inizio ma promette molto bene.

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Adesso Giannini si sveglia e dice che il maggioritario va bene. Fino a pochi mesi fa, tuonava contro l’Italicum, unica legge a portata di mano capace di garantire un governo al Paese, con o senza ballottaggio. Troppo tardi, il danno è fatto.

Amministrative, Giannini: “Flop M5s: cosa ci insegna il controribaltone”Un anno fa si celebravano i successi grillini ai comuni di Roma e Torino. Le comunali di giugno 2017 ci offrono un panorama ribaltato: il Movimento fallisce nelle città, da Palermo a Genova a Parma (dove va benissimo il “grillino antigrillista” Pizzarotti). Questo primo turno ci dice che l’onda populista e antieuropeista rallenta, ma anche che con un sistema elettorale maggioritario i due poli tradizionali (centrodestra e centrosinistra) tornano competitivi. Indicazioni importanti per il prossimo dibattito sulla legge elettorale.

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Trovo poco corretto esortare PD e centrodestra a rivedere la propria posizione sulla legge elettorale in funzione dell’esito di questa (o di un’altra) votazione…. Bisognerebbe esortare i partiti a darci una buona legge elettorale, a prescindere dal principio della convenienza politica (per altro sempre di brevissimo periodo…). Mi rendo conto che per farlo sarebbe necessario avere a cuore questo Paese e questi partiti hanno dimostrato più volte di agire solo per l’interesse particolare… Il Mattarellum in ogni caso non risulta risolutivo in nessuno scenario… L’unico che sarebbe stato risolutivo era l’Italicum, che tra esito del referendum sulle riforme e Consulta è stato affossato… Adesso hanno ben poco da lamentarsi sugli “inciuci”, coloro che hanno contribuito ad affossare le riforme del Governo Renzi…Caro Giannini,Lei ed i tanti esperti avversari di Renzi per un anno avete cercato (riuscendoci) di affossare le riforme costituzionali e l’Italicum con la scusa che l’Italia fosse tripolare, Mi scusi ma il ballottaggio serve proprio quando ci sono più poli perchè con 2 poli la questione si risolve subiti (o si vince o si perde) Ora che Renzi (giocoforza) si adatta al proporzionale siete tutti favorevoli al maggioritario. Un minimo di coerenza per favore. Fareste prima a dire che tutto ciò che propone Renzi non va bene. Sareste più coerenti invece di inventarvi sempre teorie senza capo nè coda.

Ciò ci Insegna che non è vero che l’italia e tripolare e che quindi si giustifica il proporzionale. Avanti tutta con il maggioritario, il voto MDP come quello di SI e cespuglietti vari deve essere considerato perduto per sempre anche perché un alleanza tra PD e partitini, sarebbe una coalizione litigiosa, debole e inutile che anche in caso di vittoria farebbe la fine dell’ulivo di Prodi in meno di un anno. La vera sfida, sulla quale si giocherà l’avvenire del PD, sarà quella del recupero di chi non vota più. Qui si dovranno concentrare tutti gli sforzi e l’intelligenza politica. Di loro abbiamo bisogno non dei pesi morti come Speranza e Bersani. Speriamo che Renzi lo capisca e non si faccia incantare dalle sirene dell’alleanza. Sarebbe un tirare a campare di craxiana memoria che garantirebbe l’inutile esistenza politica di bersani e pochi altri ma nulla più.

L’alleanza si potrà fare pragmaticamente  solo con chi ha preso atto del declino a cui l’Ulivo di Prodi paralizzato dalle richieste corporative di Bertinotti e cespuglietti, appoggiati  da D’Alema per ragioni di potere, ha condannato l’Italia per 20 anni a partire dal  ’95 governando  tanto quanto Berlusconi. Senza riforme e investimenti la produttività oraria del nostro sistema industriale nel 2014 quando è arrivato Renzi, era ancora quella del ’95,mentre quella dei paesi del G7 ed europei come Francia, Germania Inghilterra era aumentata di più del 30% e così i redditi medi e i salari e questo col deficit al 130% del PIL
20 anni di battaglie ideologiche della SX  hanno conservato l’art.18 ma perso milioni di posti di lavoro e aumentato la povertà.
Bisogna fare le riforme e tornare ad investire per aumentare la produttività di tutti i settori, ammodernare il paese e creare nuovo benessere.

Con Renzi il PIL è tornato a crescere, 0,8% nel 2015, 1,0%  nel 2016  1,2% nel 2017, le famiglie che non arrivano a fin mese si sono dimezzate, i giovani disocupati sono scesi dal 44% dl 2014 al 34% di oggi, grazie agli 80 Euro, l’aumento delle pensioni, il bonus giovani, il reddito d’inclusione. L’Italia ha cominciato a uscire dai 20anni di declino, generato dal’immobilismo corporativo e consociativo senza investimenti per il futuro che ha caratterizzato l’alternanza dei governi dominati da Berlusconi e dall’Ulivo di D’Alema e Bertinotti e che ha avuto il suo punto massimo di corruzione e degrado in mafia capitale.
Con Renzi  finalmente oggi  gli investimenti su nuovi macchinari sono ripartiti (+22% nel primo trimestre 2017), l’Italia è al terzo posto in Europa come numero di industrie che crescono di più. Il bacino elettorale dei 5S si sta prosciugando.Bisogna continuare così.

PERCHÉ:Un conto sono i sondaggi dove i cittadini votano in ” libertà “; un conto quando bisogna mettere la scheda nell’urna, li l’elettore prima di votare ci pensa non due ma dieci volte, allora si sceglie chi al di là degli slogan, può garantire governabilità ed concretezza ragionevole nelle scelte di politica economica, sociale, industriale e sociale. Ecco perché il M5S si sgonfia, basta analizzare la capacità di governo guardando a Roma, a Torino e nei comuni che non sono stati capaci di amministrare.

Per noi del PD  e intendo noi iscritti, con una semplice analisi possiamo considerare queste amministrative un buon punto di partenza per le politiche del prossimo anno, per il semplice fatto che in questo momento storico in tutte le nazioni i partiti di governo pagano dazio, quindi, quelli che hanno votato no al referendum ora paghino le conseguenze di un rischio ingovernabilità, ma a quel punto una bella Grosse Koalition, per quanto riguarda Giannini come al solito le sue sono opinioni opinabili, resta tutto quello che aveva scritto e detto a partire dal mese di ottobre 2016, italianamente si va dove soffia il vento, ma non c’erano dubbi.

 

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Neanche il peggior politico sia attuale che passato è arrivato a dire quello che dice Grillo. Sono praticamente cancellati in tutte le amministrazioni e il guru osa dire che è in crescita inesorabile ? Grillo non facevi ridere prima e fai solo piangere oggi.

Dopo ore di silenzio, il leader M5s sul suo blog: “Tutti gongolano esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle. Fate pure”. Il segretario dem: “Ora avanti per i ballottaggi”. Il leader del Carroccio: “Sconfitto è Renzi”. Toti (Fi): “Il centrodestra unito funziona e convince. Dopo la Liguria e Savona pronti a prendere Genova”

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Bisogna che qualcuno lo dica a Grillo: non è vero che ha vinto. aveva vinto nel 2013. poi con le europee il “vinciamo noi” è diventato …vinciamo poi… e il poi deve ancora arrivare. vanno dicendo che sono il partito di maggioranza, ma non ci sembra proprio….a vedere i risultati di ieri. vai a capirli questi vecchi comici che non fanno neanche ridere!

Sparirà come UKIP e Farage il pregiudicato a Genova chi lo conosce bene  lo evita ……………quasi tutti cittadini genovesi ..Chissà se Grillo conosce questa locuzione latina
“excusatio non petita accusatio manifesta” che in italiano sarebbe …Chi si scusa si accusa.Lui ha voglia a strillare che non ha perso… ma più strilla e più dilaga con virulenza la consapevolezza in tutti che,,,, hai proprio perso Beppe! E stavolta non basterà tirare le orecchie ai Di Maio o far piangere la Raggi… stavolta è più seria se stavi zitto era meglio, ci avresti fatto almeno la figura dello “statista” accorto…….è che i 5Stelle stanno finalmente segnando il passo. D’altronde solo un imbecille può presentarsi al seggio con un casco in testa. Solo dei poveri sfiduciati come i cittadini di Roma hanno votato la Raggi che almeno, allora sembrava carina. Dopo un anno ha perso anche l’appeal estetico; quanto alle capacità amministrative, quelle non le ha mai avute. A Torino si parlava bene della Appendino. Certo fare nulla o abolire qualche manifestazione sono capaci tutti. Poi, se si tratta di tagliare l’erba nel poco verde che ha la città, non se ne parla. Piazza San Carlo è inutile citarla; sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Non dico che con il doppio petto è più facile amministrare, ma con un casco in testa non si va da nessuna parte. A parlar sempre male di Renzi anzichè lavare i panni sporchi in casa propria senza guardare il bucato dei vicini,vi state facendo male da Soli, cari pentastellati!Non ci  si può consolare della sconfitta ,guardando i risultati del Pd che tengono in moltissime città o sono in alcune vincenti al primo turno . E smettiamola di dire che è sempre colpa di una sola persona! Le belle parole di Grillo di speranza quando le prime volte presentava nelle piazze stracolme M5S non bastano più. In politica la credibilità è tutto, soprattutto quando si viene messi alla prova e si dimostra di non essere migliori di altri. Il partito padronale M5S altro non è che un’azienda con dei proprietari e per quanto la dirigenza costringa i suoi “dipendenti” a filar dritto questo non ha impedito che venisse a galla la goffaggine di tutta l’impresa. Non si combatte la demagogia dei vecchi partiti con altra demagogia alla lunga poi i cittadini non distinguono più. M5S è la prova che la politica fatta da aziende private non funziona resta una cosa vecchia in un sistema marcio, verificato dai cittadini che hanno smesso di votare. Che vinca o perda M5S, l’Italia resta un paese occupato da una delle peggiori classi politiche mondiali per cui c’è poco da essere soddisfatti.La peggior classe politica degli ultimi 30 anni. Incapaci, privi di cultura corrotti, disonesti nessuna voglia di lavorare falliti negli studi e nel lavoro, fuori corso a vita.Giusta la definizione di Berlusconi che è il peggiore di tutti!!

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Adesso attendiamo quella che i 5S cercheranno di spacciare come una assoluta e indifferibile priorità nazionale: il voto ai ragazzini di 16 anni. Ovviamente.

Il populismo paga i suoi tanti errori.È del tutto prematuro dedurre da questi dati che è cominciato il declino del M5S. Del resto, per i Cinque Stelle non c’è quasi mai omogeneità fra voto amministrativo e voto politico.

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A quanto pare hai GIORNALAI è dispiaciuto del previsto flop del m5s nonostante che questo movimento reazionario trovasse non dico i favori ma di certo una marcata comprensione psicologico-affettiva, come tra padre e figlio, da parte del regime mediatico. Un atteggiamento di premurosa attenzione coltivato nella speranza di sbarazzarsi non della destra a cui peraltro il regime mediatico è stato per affinità culturale sempre asservito, ma del pd odiato ideologicamente e, paradossalmente, in barba alla tanto strombazzata fine delle ideologie; ad eccezione, naturalmente, dell’Italia.

Il m5s segue sopratutto quello che è il trend europeo e nordamericano, anche se non mancano logiche nazionali. In Inghilterra e Usa i populismi e il votare superficialmente hanno prodotto Brexit e Trump e gli elettori hanno capito che si può anche protestare ma è meglio non far governare questa gente e che ogni voto può contare molto. Infatti Ukip e LePen sono praticamente spariti così come Podemos e Lista Tsipras, e finiranno così anche i 5s se non si daranno una dritta. Gli elettori europei, ora che hanno provato con mano gli effetti del populismo, preferiscono affidarsi a persone competenti e/o rodate come Macron e, paradossalmente, Corbyn, piuttosto che lanciarsi in avventure che non si sa dove porterebbero.In ITALIA si spera con Renzi.

Il turno elettorale conferma una cosa chiara a tutti, meno che agli adepti della setta: i loro voti sono di destra, da lì vengono e lì ritornano. Quando la destra risale, come in questo caso, l’altra faccia della destra, ossia i grilli, scende. Si parla sempre di tripolarismo, ed è vero, ma bisogna considerare che i voti del terzo polo grillesco sono un mix di rabbia, rancore, antipolitica, qualunquismo, che alberga comunque prevalentemente a destra, anche se può intercettare qualche deluso del centrosinistra. Comunque è vero che le amministrative sono un caso a parte, i grilli sono più forti alle politiche dove il voto di rabbia è più forte. Ma è un segnale anche per loro: se non crescono e si mettono in testa di diventare una forza politica vera, con una selezione della classe dirigente di tipo occidentale, si ritroveranno sempre con gente tipo raggi e di maio. E dove vai? alla lunga l’inconsistenza, le contraddizioni, i’incapacita’ di proprorre dele soluzioni oltre che di urlare su quello che non va erodano la fiducia. A livello locale si e’ visto che la Raggi non e’ stata in grado di affrontare, non dico risolvere, nemmeno uno dei problemi di Roma; l’Appendino, pur di un’altra pasta e in condizioni decisamente piu’ faverovoli ha commesso anche lei i suoi errori, a livello parlamentare, oltre ai no e alle sfiduce iniutili a raffica, quando hanno provato ad entrare in gioco, e in un gioco sbagliato, hanno fatto un casino …piu’ di qualche elettore si sara’ posto alcune di queste domande e avra’ scelto l’astensione o il voto ad altri.

Dopo i fallimenti nelle città da loro amministrate, dopo aver visto che non sono neanche tanto onesti (firme false a Palermo, nomine di persone in conflitto d’interesse da parte della Raggi e relazione insana con l’arrestato Marra), dopo aver appurato che a livello nazionale non hanno dato alcun contributo utile al Paese (non hanno nemmeno approvato la legge sulle Unioni civili e hanno fatto saltare la legge elettorale)…..c’è da stupirsi, piuttosto, perchè i 5 stelle hanno ancora tanto consenso. Un consenso costruito sulla distruzione dell’esistente, sui sospetti e sulla dietrologia…e non sulla realtà.

Nel frattempo:Con Renzi il PIL è ripartito, da -2,3% al +0,8 nel 2015,+1% nel 2016, +1,2% nel 2017, le famiglie che non arrivano a fine mese si sono dimezzate  i giovani disoccupati sono scesi dal 44% al 34%, grazie agli 80€ l’aumento delle pensioni, il bonus giovani, il reddito d’inclusione, i tagli delle tasse alle imprese…bollati come mancette. L’Italia ha cominciato ad uscire da 20 anni di declino continuo generato dall’immobilismo corporativo e consociativo senza investimenti e riforme che ha caratterizzato l’alternanza dei governi dominati da Berlusconi e dall’Ulivo di D’Alema e Bertinotti e che ha avuto il suo punto massimo di degrado in mafia capitale e poi dall’austerità da Monti.Con Renzi gli investimenti su nuovi macchinari sono ripartiti(+22% nel primo trimestre 2017), e l’Italia è terza in Europa come numero di industrie che crescono di più.Il bacino elettorale di 5S si sta prosciugando

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Chi comanda non lo so, ma so di sicuro che chi non comanda farà di tutto per detronizzare chi è diventato leader a costo di dividersi e di fare un altro partitino! Ogni riferimento a D’Alema e Bersani è sicuramente voluto!

Amministrative, senza il terzo incomodo M5S, Renzi rivaluta il centrosinistra ma non si fida: chi comanda nel movimento di Pisapia? Dato positivo per il Pd, da stasera il segretario si interessa al voto locale: comincia con i complimenti ai sindaci Pd di Imola e Bari, sarà in campo per i ballottaggi.

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Fa bene renzi a non fidarsi, i gonzi stanno tutti nella sinistra estrema e non nel PD da queste parti per aderire bisogna aver almeno letto un libro e le regole non consentiranno invasioni di truppe camellate e volta faccia o giuda.

Non siate ossessionati da Renzi, ieri sera Speranza ha fatto una figura meschina e, tra l’altro, a Catanzaro al ballottaggio c’è andato il candidato del PD.Si parlo a nome di tanti, che sono stati determinanti per mandare al ballottaggio i candidati di centrosinistra, là dove il PD ha fatto scelte ragionevoli e progressiste. Non è una opinione, sono i numeri che dimostrano questo dato di fatto. Quanto a Pisapia: al momento “vale” circa l’1,5%, lo vale insieme ai Sindaci Arcobaleno e ad altri che non lo seguirebbero se aderisse supinamente ad una alleanza con il PD . Comunque, c’è tutto il tempo per ragionare sulla situazione, e per tentare di evitare di consegnare il Paese alle destre.Ma ciò che é:Divertente a Renzi che gli frega delle primarie? Le vincerebbe sempre e comunque. Il problema è avere un altro Bertinotti al governo in grado di farlo cadere alla prima occasione. Le amministrative hanno dimostrato che la sinistra più a sinistra è servita a resuscitare Berlusconi e la destra come al solito, se li pagassero non potrebbero mai fare meglio di così…hahahahaahhaah!!!.

Che il M5 perda voti è un buon dato, poichè la sua ingombrante presenza serve a poco, anzi è di ostacolo. Essendo un movimento “liquido” in onore al Pensiero Dominante, poco credibile e affidabile, i suoi voti sono andati un po’ a destra, un po’ a sinistra e un po’ tra gli astenuti. Che forza ideale! Ma non c’è da rallegrarci molto, perchè pare che la sinistra, non abbiano assolutamente le idee chiare per conquistare e dare un’anima al popolo grillino. Perchè non ce l’hanno loro per primi.

A Grillo non frega nulla, la sua bitega a 5 stelle serve per il cassetto e per le palanche che s’intasca. Un governo in altre città come Torino o Roma sarebbe tragico anche per lui. Per la bottega perdere sempre è un obbligo figuriamoci un governo di fancazzisti che, se veramente volessero onestà, potrebbero voler vedere i conti del m5s di cui lui è tesoriere unico e magari appropriarsi della cassa e del blog. Non può volerlo come potrebbe comandare il governo? Un presidente del Consiglio sarebbe come la spalla che non ha mai voluto, un socio cui condividere tutto e pronto a spodestarlo hahah!!… Rovesciare il tavolo è servito a impedire una legge elettorale che avrebbe potuto favorirlo, gli altri partiti avranno un pretesto politico per farsi una legge che escluda il m5s dalla competizione e Grillo potrà tenersi stretto il cassetto e le palanche all’opposizione…ahhahahahaahah!!!… Non si dovrebbe dirlo ai comici con le stelle. se se ne vanno loro addio palanche per i due compagni di merende…hahahahaah!!!..

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L’odio nazista, in termini elettorali, paga nel breve periodo e perde nel lungo. Lo stanno scontando anche l’ukip ed il m5s

Emmanuel Macron stravince le legislative, a En Marche! più dei due terzi dei seggi. Ora ha un’autostrada per il piano di riforme annunciato.Vittoria bulgara del neopresidente, tracollo Le Pen (1-4 seggi) e peggior risultato della storia per i socialisti.

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Spesso la Francia da lezioni di politica, democrazia e maturità e a noi italici in particolare. Infatti mentre noi abbiamo Renzi molto simile a Macron, Berlusconi,  Alfano, Salvini è quella incomprensibile anomalia di Giuseppe Grillo e i suoi biliardi che più o meno giocano alle tre carte tra di loro, mentre i Francesi che escono dal quinquennio molto difficile di Holland, non solo per suoi demeriti, ma anche e soprattutto per fattori esterni inimmaginabili, con un astro nascente assoluto Emmanuel Macron che fonda un partito serio non un circo barnum come i 5 Stelle, vince le presidenziali e sbanca anche il parlamento. Sono sempre più convinto che l’illuminismo, il 1789, Napoleone non siano stati ininfluenti nella storia della Francia. Nella nostra storia invece Resistenza a parte (ma fu una grandiosa reazione alla tirannide) non c’è nulla.

Invidia vera per gli elettori francesi e inglesi: gli elettori scelgono il candidato, a maggioranza gli inglesi col doppio turno i francesi; votano in un giorno, subito dopo si sa chi ha vinto, perso o pareggiato, il sistema è semplice, veloce e indolore e ha il vantaggio di togliere dalla scena un sacco di cariatidi. Non è un problema di governabilità ma di democrazia, nel senso che in ogni seggio i partiti presentano il loro campione e noi scegliamo quello che ci garba di più.Perché, invece di discutere, non facciamo come loro?

Chissà quanti italiani si staranno mangiando le mani per aver seguito i *populisti* nostrani, da grillo a salvini dalla melona a landini, il 4 DICEMBRE ed aver sprecato una occasione UNICA!!!!

Ma dove sono finiti i giornalisti esperti di tutti i giornali e tv che per mesi ci hanno parlato della fine dell’europa con la vittoria dei nazionalisti francesi,? erano cosi esperti nel creare angosce , panico. che pena. poi arriva l’austria, l’olanda e mettiamoci anche la gran bretagna e ora la francia.
partiti, politici, giornalisti al servizio del potere, della paura.

Dove sono i commentatori che dopo l’elezione di Macron mi rispondevano che i francesi l’avevano votato soltanto perché opposto alla Le Pen e non avrebbe mai avuto la maggioranza in parlamento? Finalmente possiamo dire addio al populismo anti-euro. Viva Macron, viva la UE, ora con la Merkel 5 anni al governo dell’Europa per rafforzarla e consolidarla. Con tanti saluti alla povera May, umiliata e distrutta.

Quando Trump vinse le elezioni (che Grillo giudicò un grande “vaffa” ai poteri forti) scrissi subito che la vittoria di Trump sarebbe stata un boomerang per i partiti populisti europei. Per due motivi:
1) perchè Trump si contrapponeva alla UE preferendo trattare da posizioni di forza con i singoli stati. In questo modo ha rivitalizzata l’idea che agli stati europei convenga stare uniti, anzichè dividersi. Cosa che francesi e britannici dimostrano di aver capito liquidando i loro “trumpisti” (come il partito di Farage che è sparito dal parlamento britannico)
2) perchè Trump è la dimostrazione vivente dell’abisso tra le promesse in campagna elettorale e le scelte concrete. Sull’ambiente,ma anche sulle armi o sulle banche –
I francesi hanno fatto una scelta netta. Macron potrà governare con una larga maggioranza per tutta la legislatura.
Li invidio. Noi, se andassimo a votare col consultellum, non avremo un governo, nella migliore delle ipotesi un governicchio di coalizione, destinato a durare poco.
Ma saremo sicuramente pronti a dar colpo alla perfida Europa dei nostri guai.

Ora si spera in un Macron che abbia il coraggio di disciogliere il suo Paese in una realtà statuale più grande che possa diventare un giorno il nucleo di un’Europa federale.
La Germania da sola non ce la può fare (non può avere un esercito e non è membro permanente ONU); la Francia da sola neppure (non ha un’economia solida come quella tedesca). Insieme, chissà. Un risultato di queste dimensioni preannuncia comunque un cocktail europeo più al gusto di champagne che non di birra. E chi non ama particolarmente la birra non può che esserne contento.

 

 

 

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Cari amici di M5S, nonostante le terribili coliche addominali, potete ancora fare tanto male a Renzi ed al PD: al 2° turno, potete votare, con molto godimento, per il candidato di centro-destra.

CHE LEGNATA! M5S fuori dai ballottaggi nelle grandi città: a Genova sfida tra destra e sinistra. A Parma Pizzarotti Vs Scarpa (Pd).Orlando vince al primo turno a Palermo: è sindaco per la quinta volta. Crolla l’affluenza, la Lanterna maglia nera.Risultati immagini per CHE BOTTA

Una sonora e prolungata pernacchia a tutti i troll di trotaleggio.Fossi nel principino non vi pagherei il pattuito, visto il pessimo risultato.Poi lo sappiamo che ora darete indicazione di votare cdx tra 15 giorni.In pratica dite alle pecorelle smarrite di tornare all’ovile. Benissimo.I ciarlatani di tutta Europa le stanno sonoramente prendendo nei denti come meritano.Ottimo mese questo giugno 2017!Una sonora pernacchia anche a certa stampa fiancheggiatrice dei ciarlatani.Questo voto conta quello che conta ma guarda caso e’ in linea con il voto francese, importantissimo, e con quelli precedenti ai austria e olanda: senza illudersi, la gente sta forse capendo che i movimenti populisti non sono una soluzione ma un pericolo

Non sono serviti i favori che La7 sta da mesi facendo al M5S che viene sempre invitato in solitaria, un privilegio davvero assurdo che fa diventare strumento della loro propaganda la stessa rete TV e i suoi conduttori che tenendoli separati dagli altri politici fomentano questa bufala della loro diversità mentre già si coprono di ridicolo nelle domande ai vari Toninelli, Di Maio e Di Battista…domande dove tal “Casaleggio” non c’è mai, non esiste….vi sembra serio? E’ come se non citassero mai Renzi per mesi e mesi anche con esponenti del PD presenti in studio…invece Renzi si nomina eccome, anzi chiunque ce l’abbia con lui va subito in diretta a sparlarne e i fuoriusciti-scissionisti PD sono a contratto e devono garantire più presenze giornaliere, invece quelli cacciati da Grillo e Casalercio per La7 manco esistono, non si citano neppure, 37 parlamentari relegati all’oblio totale dei media nazionali….non si mai: potrebbero anche raccontare cose scomode sul M5S, brutte esperienze vissute dal suo interno…meglio glissare e invitare per la 3758° volta D’Attorre o Fassina.Ma é bastato che i 5 stelle governassero 2 grandi città roma e torino per far capire la loro incostintenza.

Eh no c@zzo, giggino mi aveva fatto il corso d inglese fresco della visita ad Harvard “mi neim is giggino ai uant tu bi de president of italy” come si fa adesso ?meno male si becca la pensione da parlamentare a settembre lui e gli altri miracolati dalla Casaleggio srl sennò ai voglia di strappare biglietti al San Paolo prima di raggiungerla , ora si capisce perché hanno fatto saltare la legge elettorale, al voto il più lontano possibile , soprattutto dopo le pensioni per i parlamentari, il vitalizio andrà di moda!

“Addio sogni di gloria” per Grillo e i per grillini:
Cominciano da oggi cento inattesi giorni di ferie per la politica italiana. I risultati della giornata elettorale di ieri presentano infatti l’immagine di un cambiamento radicale, sia in Francia che in casa nostra, e questo comporterà una pausa di riflessione. Iniziamo da Macron, il giovane presidente francese, che esce dal test elettorale con una strepitosa maggioranza assoluta, che denota soprattutto la capacità di quell’elettorato di rivoluzionare in poche ore un quadro fino a quel momento infarcito dalle continue incertezze del panorama politico. Macron porta a casa 450 seggi, la maggioranza assoluta. Cancella i socialisti, mortificati dalla pessima gestione di Hollande, ridimensiona i repubblicani e molla due scappellotti alla signora Le Pen e al suo strillato populismo. Un solo dato è davvero allarmante: un francese su due è rimasto a casa, segnalando così il momento di grave stanchezza, e il crollo degli stimoli di partecipazione.
Da noi, di fronte ai titoloni dei giornali, che parlano della “frana” di Grillo, ci viene in aiuto l’acuto di Claudio Villa che molti ancora ricordano: “Addio sogni di gloria”. Non occorre mostrarsi sorpresi: il fenomeno del populismo, urlante, saturo di improperi, nel mondo democratico quasi sempre ha avuto vita breve, anche in Italia. Poi la mancanza nel M5S di strategie di medio termine, l’assenza di strutture in periferia, e le ultime frettolose scelte, concluse miseramente con l’abbandono di un ”inciucio a quattro”, che offriva sensazioni incestuose agli elettori stellati, hanno fatto il resto. Non uno solo tra i grandi comuni è stato conquistato, e nessuna partecipazione grillina ci sarà nei ballottaggi della prossima domenica. Non c’è dubbio: si tratta della frana di Grillo. E il successo di Pizzarotti a Parma, entrato al ballottaggio contro il bravo Scarpa del PD, lo conferma. Tornano a galla, con immagine prepotente, numeri inediti di centro destra e di centrosinistra che non immaginavamo di rivedere. Ora andiamo tutti in ferie. La politica inizi un inatteso ciclo di riposo, che sarà lungo non meno di cento giorni. Nel corso dei quali non parleremo di vicine elezioni, di legge elettorale, di schieramenti, di Pisapia, di Brunetta o di Bersani. Ora dedichiamoci a quello che ci resta da portare a termine sul piano legislativo, prima di qualsiasi altra mossa. Abbiamo importanti leggi in attesa di approvazione, inclusa la manovra finanziaria. E intensifichiamo i contatti con l’Europa. Tutti i big della politica restino con il freno a mano tirato, ad osservare il cambiamento che proprio ieri ha dato il suo nuovo inatteso segnale. Anche se strada facendo, fra una elezione amministrativa e l’altra, abbiamo perso un altro dieci per cento di elettori, passando dal 66 al 60 percento. Questo per noi, e per i francesi che hanno fatto peggio di noi, è un pessimo segnale.

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IL PALLONE SI E’ SGONFIATO.Io mi auguro che si sgonfi l’abitudine di affrontare ogni cosa come se fosse una partita di calcio

Diritti tv, Mediaset non presenta offerte per la Serie A.Il cda non partecipa all’asta per il campionato 2018-2021: “Il bando è inaccettabile e penalizza gran parte dei tifosi italiani”

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I dati di ascolto in tv della stagione appena finita sono da record, semplicemente le tv tirano al ribasso sapendo che c’è poca concorrenza. Fanno il loro business.

Questa cosa era nell’aria dalla svalutazione fatta da Mediaset un paio di mesi fa.Se il calcio in TV rende meno è normale che le TV spendano meno, che le societá prendano meno e alla fine che i giocatori prendano meno. Così i migliori andranno dove saranno pagati meglio e il calcio si impoverirá ancora di più perchè meno giocatori bravi significa meno spettacolo e meno spettacolo significa meno spettatori e quindi meno pubblicitá. Insomma penso che siamo verso una discesa e il calcio dovrá fare qualche dieta dimagrante. Se è un bene o un male non lo so. So che ci sono campionati ancora più costosi del nostro e che forse dopo di noi potrebbe toccare a loro.

Occorre non diminuire l’ingaggio dei calciatori (che potrebbe essere anche giusto) ma occorre far diventare il calcio un fenomeno alla portata di piu’persone possibile riducendo i costi. A chi obietta che i calciatori guadagnano troppo riporto i dati di guadagni annui di alcuni attori e sportivi USA. Dati in euro

Johnny Deep 42,8 milioni Brad Pitt: 28,1 milioni Daniel Radcliffe: 58,9 milioni Matt Demon 49,1 milioni Lebron James 28 milioni.I top player del campionato italiano ci mettono almeno tre anni a raggiungere queste cifre Ma per nessuno di questi ci scandalizza.A chi si lamenta del calcio moderno vorrei ricordare i miliardi di tasse che la.serie A e.i calciatori pagano al fisco. L’enorme indotto creato da vendita di diritti TV all’estero e per chi viene in Italia a vedere stadi e partite.Che dire, continuate a tifare per la morte della Serie A, l’unica industria dell’intrattenimento italiana.Nel mondo ci si continuera a divertire con i film di Hollywood, la NBA e la Premier League, e l’Italia scomparira anche da questa mappa.

Il calcio è business laddove si raggiunge un livello professionistico, aziende a tutti gli effetti che pagano tasse (tante), salari, aiutano i comuni affittando strutture pubbliche e intrattenendo gratuitamente il pubblico. A fine anno devono quanto meno raggiungere il pareggio di bilancio e cosi via, ma se uno odia la finanza pur amando il calcio, si può sempre andare a vedere la terza, seconda, prima categoria e cosi via, li si sopravvive con sponsor e donatori. Lo sport non è solo di chi lo pratica, ma di chi lo ama.

Pensate solo per un attimo se quel ragazzo di 20 anni percepisca 2 milioni di euro lordi annui, il che vorrebbe dire 50% di tassazione, con il risultato di 1 milione di euro per lo stato, ma qui tutti a criticarlo, perché magari non è stato raccomandato per entrare in un posto pubblico o perché non ha preso la solita laurea in scienze delle merendine per non saper far nulla e neanche divertire o appassionare le persone.

PS:Quello che più mi colpisce vedendo le partite dei campionati stranieri sono gli stadi. Impianti bellissimi, moderni, confortevoli, tutti coperti, con il pubblico a tre metri dal campo di gioco, senza alcuna barriera di nessun genere, dei veri teatri per il calcio. Da noi gli unici due stadi degni di questo nome sono quelli della Juve e dell’Udinese; per il resto abbiamo impianti vecchi, brutti, senza copertura, addirittura con la pista d’atletica (incredibile) con il terreno di gioco lontanissimo, dove la partita più che vederla te la immagini. E soprattutto con quelle orribili ed antiestetiche barriere tra le tribune e il campo di gioco che non esistono più in nessuna parte del mondo. Ma cosa aspettano a toglierle ed a permettere agli spettatori di poter godere di una partita anche in prima fila?

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Oh my god.

Chi sono questi del DUP?

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Cose da sapere sugli unionisti irlandesi – un partito populista di destra – di cui Theresa May avrà bisogno per formare una maggioranza.

Ho letto un po’ più nel dettaglio le loro posizioni in materia di ambiente / diritti civili / rapporto con le basilari constatazioni della scienza e le loro posizioni, così come la mia reazione, possono essere riassunte nella frase oh my god.Spero che si limitino a chiedere maggiori finanziamenti da destinare all’Irlanda del Nord e non cerchino di influenzare le politiche ambientali e sociali.

Sembrano i repubblicani americani, solo con un accento diverso. Certo se uno pensa che il Regno Unito ha riconosciuto i matrimoni omosessuali proprio con un governo conservatore e adesso vede li stessi tories costretti ad associarsi a un partito di fondamentalisti religiosi, il tutto è un po’ deprimente.

Niente di cui meravigliarsi, la maggior parte dei protestanti – se si esclude il protestantesimo europeo, quasi tutto luterano o basato sulla “via media” – è molto più estremista dei Cattolici. Il Concilio Vaticano II ha molto riallineato la Chiesa Cattolica e forse anche gli atei e gli agnostici non ne hanno mai capito la reale portata.
Purtroppo negli USA esistono moltissimi cani sciolti evangelici che, non sottoposti a una Chiesa centrale, vivono in un mondo di fervore e rigore religioso al punto da assumere posizioni parafasciste.Tra l’altro la May sarebbe anglocattolica (o almeno il padre) cioé del ramo più filocattolico degli anglicani, quelli che, per intenderci, come Eliot, preferivano il papa e Roma ai telepredicatori americani. Staremo a vedere.

Non credo che durerà molto (già in Agosto potrebbero tornare a parlare di elezioni), però per me che ho sempre ammirato la storia e la filosofia politica anglosassone vedere i tories, di cui comunque non ero estimatore, costretti ad appoggiarsi a questi soggetti mette addosso un po’ di tristezza.Per la coalizione mi sa che non ci sono proprio le condizioni, LibDem e SNP, gli unici partiti su cui uno potrebbe contare per una coalizione progressista, non sono proprio disposti a stipulare alleanze.

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